FALEGNAMERIA: CREARE PANNELLI CON LE TAVOLE – PARTE 2

In questa seconda parte vediamo come creare pannelli con le tavole con l’aiuto della colla. Tips & Tricks per incollare il legno in larghezza.

Bentornato nel mio Diario di Apprendista Falegname!

Questo post è il seguito dell’articolo precedente sulle unioni in larghezza per creare pannelli con le tavole in legno.

In quella prima parte avevamo visto le unioni senza l’utilizzo della colla.

Si tratta di unioni provvisorie o per ambienti in cui possono esserci grosse variazioni di umidità e temperatura che condizionano moltissimo il lavoro del legno.

Se non l’hai ancora letto ti consiglio di farlo, ecco il link.

In questa Seconda Parte ti parlerò di altre 3 tipologie di unioni in larghezza, in questo caso con l’utilizzo della colla.

Ti dicevo che è tutta un’altra storia e tra poco capirai il perché.

UNIONI IN LARGHEZZA CON COLLA

foto da www.ideegreen.it

E questa storia te la racconto subito!

Abbiamo parlato delle colle per il legno in un articolo dedicato, quindi non te ne parlo qui per non dilungarmi troppo.

Quello di cui ti voglio parlare, invece, è come scegliere e posizionare le tavole nel caso in cui vadano incollate.

Infatti esistono almeno 2 regole per l’incollaggio che possono aiutarci a non avere risultati indesiderati a lungo andare.

Regola n°1: Determinare il tipo di tavole e la fibra

Abbiamo visto nell’articolo sull’anatomia dell’albero che esistono diversi tagli del legno che ci forniscono tavole con caratteristiche differenti.

Dal tronco si ricavano fondamentalmente 3 tipi di tavole:

  • Tavole Laterali
  • Tavole Mediane
  • Tavole Centrali

Le tavole centrali, come dice il nome, sono quelle ricavate dal centro del tronco, quelle laterali sono le più esterne e le mediane sono quelle a metà tra le 2.

Tipologie di tavole

Continuando a leggere questo articolo vedrai come posizionare le tavole per formare un pannello in base alla fibra del legno, ma non solo…

Regola n°2: Definire il posizionamento finale e la funzione del manufatto

Come ti dicevo nella Prima Parte, è fondamentale sapere dove andrà posizionato il nostro pannello in modo da individuare l’umidità e la temperatura a cui sarà esposto e le forze a cui sarà sottoposto.

UNIONI CON COLLA

Io che stendo la colla su un listello durante la realizzazione del mio tavolo da lavoro. Notare l’abbigliamento anti-infortunistico…

Incollare le tavole di legno fra loro può sembrare un’operazione semplicissima.

In realtà può esserlo, ma come abbiamo imparato finora dalla Falegnameria, semplice non sempre è sinonimo di facile.

Vediamo moltissimi video su YouTube o nei vari Social in cui spesso makers e falegnami USA applicano chili di colla sulle tavole e le uniscono stringendole con i morsetti come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

Certo, si può fare!

Ma i falegnami professionisti consigliano di prendere diversi accorgimenti prima di fare questa operazione.

Innanzitutto dobbiamo rispettare le 2 regole di cui sopra e ci sono diversi piccoli stratagemmi per fare un buon lavoro.

Ma questo lo vedremo dopo, prima devi conoscere…

LE 3 GIUNZIONI PIÙ USATE IN FALEGNAMERIA PER UNIRE LE TAVOLE IN LARGHEZZA

Eccole qui, le 3 tipologie di lavorazione per unire le tavole di costa per creare pannelli in legno, come il top di un tavolo, uno sportello, una pannellatura etc…

Hanno diverse modalità di lavorazione e diversa funzione; ogni giunzione, infatti, viene realizzata per utilizzi differenti.

Sono le seguenti:

  • Di piatto
  • Spinatura (piana e tonda)
  • Finger Joint

UNIONE DI PIATTO

Questa è sicuramente l’unione più semplice tra tavole in legno in termini di lavorazione.

Infatti, una volta piallate le tavole con tutti i lati a squadro, si applica la colla sulle coste stendendola in modo uniforme.

Le tavole vengono accostate e strette con i morsetti.

Solitamente, per una normale colla vinilica per legno, dopo 12/24 ore è possibile rimuovere i morsetti e procedere tranquillamente alle lavorazioni successive di levigatura, piallatura, finitura etc…

Questo è ovviamente il metodo più veloce tra i 3, ma è anche il meno resistente.

Infatti tutta la tenuta del pannello è basata sulla qualità della colla.

Per questo motivo questa unione viene usata su tavole di piccoli spessori e per manufatti di dimensioni ridotte e che non subiranno forti sollecitazioni.

SPINATURA PIANA O TONDA

Spinatura tonda

Ti ho parlato di queste tecniche di giunzione del legno su questo blog anche in passato, nella guida dedicata a giunzioni e incastri in Falegnameria.

Comunque ti faccio qui un breve ripasso.

La spinatura è l’unione di due pezzi, in questo caso specifico due tavole, tramite l’utilizzo di spine.

Queste spine, che possono essere tonde (dei semplici cilindri in legno di diametro variabile) o piane (dei “biscotti” di forma ellittica) si inseriscono nelle 2 facce da unire e tengono insieme i pezzi grazie all’aiuto della colla.

Nel caso di una spinatura tonda, naturalmente, faremo dei fori tondi che dovranno essere perfettamente perpendicolari alla faccia (puoi aiutarti con una guida) e di profondità leggermente superiore alla metà della spina.

Il diametro della spina tonda deve essere circa 1/3 dello spessore della tavola.

Per far combaciare i fori sulle due coste da unire si possono usare delle puntine segna-fori.

Puntine segna-fori

Una volta fatti tutti i fori su una delle due coste, si inseriscono i segna-fori e si simula l’unione delle tavole battendo sul lato opposto con il martello di gomma.

In questo modo avremo esattamente i punti in cui effettuare i fori corrispondenti.

Per realizzare un’unione a spinatura piana, invece, abbiamo bisogno di una fresatrice orizzontale.

Fresatrice orizzontale per spinatura piana. Immagine da amazon.it

Infatti le spine piane, dette anche biscotti o lamello (dalla marca più famosa che le produce), hanno uno spessore di pochi millimetri e una forma ellittica che ha bisogno di una fresata particolare per essere inserita nel legno.

Come avrai capito la spinatura è già una lavorazione più complessa e professionale che richiede una maggiore abilità e più accorgimenti tecnici e pratici nella realizzazione.

Il lato positivo però è che si tratta di un tipo di giunzione molto valida, resistente e versatile che può essere usata per realizzare anche mobili di un certo peso.

UNIONE FINGER JOINT

Immagine da brink.bc.ca

Se hai lavorato qualche volta con i pannelli di lamellare forse l’hai notato.

I listelli di legno che compongono questo tipo di legno artificiale vengono tenuti insieme proprio con la tecnica finger joint (o a corona).

Si tratta di una fresatura che puoi effettuare con un banco fresa e l’utilizzo di frese speciali apposite proprio per questo tipo di giunzione.

Avrai capito già che si tratta di un’unione molto solida e resistente, ma anche abbastanza difficile da ottenere.

Infatti, per prima cosa, dobbiamo avere il banco fresa e le frese adatte che siano entrambi di buona qualità.

Dopodiché bisogna anche avere dimestichezza con questi utensili e saperli usare nel modo corretto.

Sicuramente alle unioni finger joint e specialmente alla fresatura dedicherò un articolo specifico più in là.

Adesso voglio parlarti di qualcos’altro…

INCOLLARE LE TAVOLE: TIPS & TRICKS

Finora ti ho parlato delle tipologie di giunzioni che si possono effettuare per unire tra loro 2 o più tavole di legno.

Ma, come ti dicevo all’inizio del post, ci sono degli accorgimenti “invisibili” ad un occhio inesperto, da prendere quando devi incollare delle tavole.

Ti do 4 consigli che secondo me sono fondamentali!

N° 1: RISPETTA LA FIBRA

Un ruolo molto importante è rivestito dalla posizione delle tavole stesse.

Più precisamente da come posizioniamo le tavole in base alla fibra e alla tipologia.

Il primo consiglio che ti do, prima di incollare fra loro le tavole, è di presentarle, come si dice in gergo, cioè disporle in modo da simulare il risultato finale.

Una volta presentate le tavole dobbiamo andare a guardarne la testa e, più precisamente, il disegno della venatura che si crea in questa zona.

Se si tratta di tavole laterali, bisogna disporle in modo che la venatura in testa crei un disegno continuo e alternato perché questo tipo di tavole tende a svergolarsi e imbarcarsi (leggi l’articolo sulla piallatura se non sai cosa significano questi termini).

Quindi vengono prima tranciate a metà longitudinalmente e poi accostate alternandone il disegno.

Si parla quindi di incollaggio rovesciato perché bisogna alternare lato destro e lato sinistro della tavola.

Per limitare al massimo questa deformazione, solitamente, le tavole laterali vengono fermate anche con tavole trasversali di testa o messe in cornici.

In questo modo il lavoro del legno nel tempo sarà uniforme e le deformazioni dovute al lavoro stesso non creeranno grossi problemi al nostro manufatto.

Per le tavole mediane vale lo stesso discorso fatto per le tavole laterali.

Invece, se usi tavole centrali, per prima cosa dovrai rimuovere il midollo perché questa parte del legno tende a spaccarsi facilmente.

Una volta tolto il midollo avrai, come prima, due mezze tavole con alburno da una parte e durame dall’altra.

Siccome queste 2 parti del legno lavorano in modo diverso, dovrai incollare sempre alburno con alburno e durame con durame.

L’ultimo consiglio che ti do in questo senso è di evitare il più possibile di incollare fra loro tavole centrali e tavole laterali proprio perché lavorano e si deformano in modo differente.

N° 2: SEGNA LE TAVOLE

Una volta deciso il posizionamento delle tavole e presentate in modo definitivo, ti consiglio di fare un segno a matita come nell’immagine qui sotto.

In questo modo, anche se dovrai spostare le tavole per fresarle o effettuare altre operazioni preparatorie per l’incollaggio, saprai come andranno disposte.

È un piccolo trucco da falegname che può farti risparmiare molto tempo!

N° 3: MORSETTI A TUBO

Immagine da amazon.it

Soprattutto quando si tratta di grossi pannelli ti consiglio di usare dei morsetti a tubo.

Si trovano facilmente in commercio, spesso venduti senza il tubo, ma con solo le due ganasce.

Per il tubo puoi comprarne tranquillamente uno di quelli zincati da idraulica.

Devi solo stare attento che il diametro sia quello corrispondente.

Sono ottimi per i pannelli perché si possono disporre sul tavolo da lavoro e poggiarci sopra le tavole da unire.

Quindi si vanno a stringere gradualmente e uniformemente tutti i morsetti.

Anche i morsetti normali, che tutti noi abbiamo in laboratorio, possono andare bene, ma risultano più complicati da gestire.

In ogni caso attento a non stringere troppo o il pannello si imbarcherà!

Eventualmente puoi posizionare dei pesi per limitare al massimo questa deformazione.

N° 4: ECCESSI DI COLLA

Quando stringi le tavole nei morsetti inevitabilmente un po’ di colla uscirà dalle giunzioni.

Un po’!

Non deve essere un mare di colla, altrimenti significa che ne hai usata troppa…

Questa va ovviamente rimossa e hai 2 possibilità per farlo:

  1. Lasciarla essiccare e toglierla poi delicatamente con uno scalpello
  2. Rimuoverla subito con un panno umido
Immagine da www.familyhandyman.com

Comunque stai attento a non lasciare i residui di colla essiccati sul legno, perché poi la finitura, specialmente se si tratta di una tinta, verrà assorbita in modo differente in queste zone e non risulterà omogenea compromettendo tutto il lavoro.

Ad ogni modo, se il pannello verrà piallato a spessore dopo essere stato incollato, non avrai questo problema.

CONCLUSIONI

Immagine da www.thisoldhouse.com

Spero che anche questo articolo ti sia piaciuto e soprattutto spero che tu abbia trovato informazioni utili per il tuo percorso di crescita nella lavorazione del legno.

Non fermarti alle prime difficoltà, perché la strada è molto lunga se vuoi diventare un vero Falegname!

Vedrai che dopo i primi disastri iniziali, inizieranno ad arrivare delle piccole-grandi soddisfazioni.

Spero, con questo mio blog, di riuscire a limitare il più possibile i tuoi errori da principiante e darti dei piccoli strumenti per migliorare i tuoi lavori.

Come sempre ti invito a segnalarmi eventuali errori o imprecisioni all’interno di questo articolo e aiutarmi così a far crescere il blog in modo che diventi ancor di più un punto di riferimento per tutti gli appassionati di questo bellissimo universo che è la Falegnameria.

Se ti fa piacere ti invito a seguirmi su Facebook, Instagram e Pinterest e ti consiglio di iscriverti al Gruppo Facebook Apprendisti Falegnami, dove potrai trovare tantissimi appassionati come noi che si scambiano idee e consigli.

Buon lavoro e buon divertimento.

Alla prossima!

Il Wood Blogger

Bibliografia: Manuale tecnico del legno – Guida pratica per l’edilizia e gli interni, Wolfgang Nutsch – Sistemi Editoriali, 2009

Immagine di copertina: da creativityhero.com

2 pensieri su “FALEGNAMERIA: CREARE PANNELLI CON LE TAVOLE – PARTE 2”

  1. Altro ottimo articolo (entrambe le parti). Complimenti.
    Ho un paio di domande che, probabilmente, per molti di voi saranno stupide, ma sono alle primissime armi … perdonatemi 🙂
    Per quanto riguarda la spinatura, c’è uno spessore minimo delle tavole o è importante solo che la spina sia circa 1/3 dello spessore?
    Per quanto riguarda, invece, l’unione di piatto, quanto è stabile? se devo fare un piano per una tavola “da grigliata”, posso fidarmi? e, giusto per curiosità, si ottiene un buon risultato solo con legno massello, o anche con multistrato (da 2cm o superiore)?
    Grazie mille

    1. Grazie Michael!
      Per la spinatura solitamente non si scende sotto i 15 mm, anche perché è difficile trovare in commercio spine di meno di 6 mm di diametro.
      Per l’unione di piatto puoi farla tranquillamente anche con multistrato, ma non per grandi superfici, quindi per un tavolo da grigliata di quello spessore non mi sembra adatta. Sarebbe meglio una spinatura piatta o al limite una spina tonda.

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