GIUNZIONI E INCASTRI

FALEGNAMERIA: GUIDA A GIUNZIONI E INCASTRI

Incastri in legno: Tenone e mortasa è l’incastro più famoso, ma anche l’incastro a coda di rondine è molto conosciuto e apprezzato. Però in Falegnameria ne esistono diverse di giunzioni e se vuoi diventare un vero Falegname devi conoscerle tutte!

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Bentornato su queste pagine!

Continua la mia avventura nel mondo della Falegnameria.

Oggi ti parlo dei diversi modi che vengono usati solitamente per unire i pezzi in legno.

In questo articolo ti elencherò i più comuni (successivamente li approfondirò uno ad uno in articoli specifici).

Naturalmente dovrai scegliere il più adatto per ogni situazione.

A meno che il mobile non sia fatto seguendo uno stile che prevede le viti a vista, o già sai che queste verranno poi nascoste in qualche modo, ti consiglio di applicare le giunzioni e gli incastri contenuti in questo articolo.

Bisogna dire comunque che, molti di questi incastri, spesso vengono consolidati anche dall’uso di viti e chiodi oltre che da colla.

Per realizzare alcune di queste lavorazioni avrai bisogno di molta di pratica e, in alcuni casi, anche di attrezzi specifici.


TIPI DI CONNESSIONE

incastri in legno

Esistono fondamentalmente 5 modi in cui i pezzi possono essere posizionati per venire uniti attraverso le diverse tecniche che ti mostrerò:

  1. Connessione complanare di punta: i due pezzi si uniscono sul lato corto, come se fossero uno il prolungamento dell’altro
  2. Complanare di fianco: i pezzi vengono uniti affiancandoli sul lato più lungo (Ecco l’articolo in cui te ne parlo)
  3. Connessione a T: Uno dei due elementi si affianca all’altro formando appunto una T (ad esempio nel caso di ripiani all’interno di uno scaffale)
  4. A croce: I due pezzi si uniscono formando una X.
  5. Ad angolo: i due pezzi si uniscono formando un angolo di 90°

GIUNZIONI E INCASTRI PIÙ COMUNIincastri in legno

Ecco quindi le tipologie più comuni di giunzione ed incastro senza l’utilizzo di viti, chiodi o altri accessori metallici:

  1. Spinatura tonda
  2. Lamello o spinatura piana
  3. Tenone e mortasa
  4. Mezzo legno
  5. Coda di rondine

Ovviamente, come sempre, ti invito a segnalarmi altre voci da inserire in questo elenco in modo da rendere questo blog ancora più completo e utile per tutti.

GIUNZIONI E INCASTRI

SPINATURA TONDA

incastri in legno

La Spinatura Tonda è probabilmente la tipologia di giunzione più comune e semplice da realizzare.

Infatti senza bisogno di fare tagli particolari o intagli certosini è possibile, grazie alle spine in legno, creare connessioni abbastanza solide.

Questa metodologia viene utilizzata soprattutto per unioni complanari di punta e connessioni a T, ma anche per giunzioni angolari.

La Spinatura consiste nell’unione dei pezzi tramite delle spine in legno.

Le spine, in questo caso di forma cilindrica e rigate, si inseriscono all’interno di fori, ciechi o passanti, praticati sui due pezzi.

All’interno del foro viene versata della colla per rendere più efficace l’unione.

Molto importante è il diametro delle spine, e quindi dei fori, che deve essere ben dimensionato per evitare di indebolire il pezzo (nel caso di un diametro eccessivamente grande) o non essere sufficientemente solido (nel caso contrario).

Solitamente si consiglia di praticare dei fori pari a circa 1/3 dello spessore del legno.

In questo modo diminuisce anche la possibilità che il legno si spacchi.

Le spine si possono trovare già pronte in commercio oppure si possono ricavare tagliando un tondino di legno.

I fori in cui le spine vanno ad inserirsi possono essere praticati con un semplice trapano dopo averne segnato la posizione, ma il risultato potrebbe non essere così preciso.

Per questo motivo esistono diverse tipologie di guide per la spinatura che consentono di praticare dei fori precisi e perfettamente perpendicolari.

Qui addirittura puoi trovare un Set di Spinatura con guide, punte per trapano, colla e spine di diverse misure ad un PREZZO OTTIMO!

LAMELLO O SPINATURA PIANA

incastri in legno

Il concetto è identico a quello della Spinatura Tonda, infatti il Lamello è detto anche Spina Piana.

In questo caso i pezzi vengono tenuti insieme da piastrine in legno di forma ovale o ellittica spesse 4 mm e di diversi formati.

Queste piastrine vengono infilate in fessure create sui bordi da unire, insieme al collante, e garantiscono un’unione molto robusta, anche perché la superficie di unione di una spina piana è maggiore di quella di una spina tonda.

La lavorazione però è leggermente più complicata e avrai bisogno di una fresatrice apposita per praticare gli intagli.

Anche in questo caso bisogna scegliere il formato del Lamello in base allo spessore del legno da unire.

TENONE E MORTASA

incastri in legno

Probabilmente un grande classico delle tecniche di incastro del legno.

Si applica soprattutto nel caso di collegamenti angolari o a T e ne esistono diverse varianti.

In un articolo dedicato le illustro tutte, ma per il momento ti dico solo che quello nell’immagine è un classico accoppiamento tenone-mortasa cieca, dunque con incastro non visibile.

Il principio di tutte queste varianti, comunque, è che si realizza un tenone, cioè un incastro maschio, che va ad infilarsi in una mortasa, ovvero una fresatura con la stessa forma.

La mortasa può essere cieca o passante a seconda delle esigenze.

Nel caso di mortasa cieca, comunque, il tenone deve essere leggermente più corto della profondità in cui dovrà essere inserito per essere sicuri che si inserisca completamente e per evitare che fuoriesca troppa colla.

MEZZO LEGNO

incastri in legno

Un altro grande classico della falegnameria tradizionale è l’incastro a Mezzo Legno.

Molto utile soprattutto nel caso di connessioni a croce, ma può essere usato anche nelle unioni complanari in larghezza.

Quando si sceglie questo tipo di unione lo spessore dell’incastro deve essere lo stesso in entrambi i pezzi che vengono uniti.

Infatti, come puoi vedere dall’immagine, viene asportato su entrambi i pezzi un tassello che è esattamente la metà dello spessore, in modo che, una volta incastrate le due tavole, non ci siano gradini.

In questo modo si dà l’impressione di avere un unico pezzo pulito e preciso.

Il Mezzo Legno è un incastro abbastanza semplice da realizzare, ma non troppo solido.

Per questo spesso viene rafforzato con colla e viti.

CODA DI RONDINE

incastri in legno

Croce e delizia del falegname!

Quello a Coda di Rondine è forse l’incastro con la resa estetica migliore fra quelli elencati in questo articolo.

Soprattutto quando viene utilizzato per unioni ad angolo in cui il motivo dell’incastro rimane ben visibile.

incastri in legno
La mia prima coda di rondine ad angolo

Purtroppo però, come tutte le cose belle, è abbastanza complicato da realizzare.Comunque viene utilizzato anche per unioni complanari, sia di testa che di fianco.

Infatti ci vogliono pazienza, attenzione e precisione.

Ovviamente esistono anche qui guide ed attrezzi che possono aiutarti!

Si tratta di ritagliare, sul bordo da unire, un motivo composto da “merlature” con l’angolo leggermente svasato.

Ed è proprio grazie a questa svasatura, difficile da effettuare, che l’incastro risulta essere solido e robusto, oltre che molto bello.

Bisogna prestare molta attenzione quando si realizza un incastro a Coda di Rondine perché il minimo errore può comprometterne la riuscita.

Leggi la mia Guida per Realizzare Code di Rondine per approfondire.

CONCLUSIONI

Come avrete ben capito, alcuni degli incastri indicati sono molto difficili da realizzare.

Più di quanto ti possa sembrare guardandoli in queste immagini.

In realtà c’è bisogno di molta manualità e diversi tentativi per allenarsi e non dover buttare all’aria ore di lavoro nel momento in cui stiamo realizzato un oggetto.

Il consiglio che ti do è di esercitarti molto perché nel momento in cui riuscirai a fare un incastro, con un risultato solido e pulito, la soddisfazione ti ripagherà di tutta la fatica fatta.

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Alla prossima!

Il Wood Blogger

24 pensieri su “FALEGNAMERIA: GUIDA A GIUNZIONI E INCASTRI”

  1. Molto interesante. Essiste la posibilitate di conoscere modalita di lavorare con atrezzi manoali, a 220 W, tipo frese, piale, etc?

    1. Ciao Marino, se leggi un po’ di articoli qualcosa l’ho già spiegato. Ad esempio nell’articolo sulla piallatura ho parlato di come si usa una pialla elettrica e una pialla filo/spessore. Comunque mano mano sto aggiungendo nuovi articoli. Iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornato!

  2. Lo trovo molto utile queste spiegazioni specialmente per un amante del legno, mi piacerebbe un argomento sulle lavorazini che si possono fare con la topie.

  3. questo articolo è molto interessante ,sicuramente ne leggerò altri sono appassionato di mobili datati ,ma ne vorrei farlo uno di mia mano.

  4. Blog scoperto per caso e decisamente ben fatto. Lo seguirò ancora per i miei lavoretti da neopensionato.

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