Le specie legnose più comuni e più usate in falegnameria. I segreti del falegname per riconoscere le essenze e gli alberi da cui provengono. Scegliere il legno giusto per il proprio progetto di falegnameria o fai-da-te.
Bentornato nel mio blog di Apprendista Falegname!
Proseguiamo il nostro Viaggio all’interno della falegnameria affrontando uno degli argomenti più importanti: le Essenze del Legno (o più correttamente Specie Legnose).
Non si può progettare e iniziare un lavoro senza conoscere il materiale che dovremo usare!
E non si può scegliere il legno giusto se prima non conosciamo le caratteristiche almeno delle specie più comuni.
Spesso, di fronte ad un oggetto o un mobile realizzato in legno, apprezzandone il calore e la venatura mi sono chiesto:
Chissà che legno è?
Per questo ho chiesto a Giorgio (il falegname che mi fa da Cicerone in questa avventura) di aiutarmi a realizzare questa guida fondamentale.
Infatti continuando a leggere questo articolo anche tu potrai:
- Riconoscere le tipologie di legno più comuni
- Conoscerne le caratteristiche
- Scegliere il materiale giusto per il tuoi progetti
Questa pagina viene aggiornata continuamente per regalarti un punto di riferimento sicuro per le tue ricerche ogni volta che ne hai bisogno.
In questo momento puoi trovare informazioni su queste Specie legnose:
Legni teneri:
- Abete
- Cirmolo
- Pino
- Pioppo
- Larice
- Tiglio
Legni duri:
- Acero
- Castagno
- Ciliegio
- Ebano
- Faggio
- Frassino
- Mogano
- Noce Europeo
- Noce Canaletto
- Noce Nazionale Piuma
- Noce Tanganica
- Olivo
- Olmo
- Rovere
LEGNI TENERI
L’ABETE
L’Abete è una pianta molto comune e facile da riconoscere (è il classico albero di Natale) ed è una conifera caratteristica delle zone montuose.
In falegnameria si distingue in Abete Bianco e Abete Rosso.
L’Abete bianco presenta un colore bianco-giallastro con venatura non molto marcata.
Non è molto resinoso e ha una scarsa resistenza agli agenti atmosferici.
Tra i due l’Abete Rosso è il più apprezzato anche perché ha una resistenza leggermente maggiore. Rispetto al Bianco è più resinoso.
Essendo un’essenza abbastanza economica ed un legno dolce, viene utilizzato molto spesso anche nel fai-da-te. I falegnami lo usano soprattutto per realizzare la struttura dei mobili, ma viene utilizzato anche per pavimenti e il piano armonico della chitarra.
Ottimo per chi è alle prime armi!
IL CIRMOLO
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Foto da www.lacortedinverno.it |
Il Cirmolo appartiene alla famiglia delle pinacee e cresce ad alta quota dai 1200 ai 3000 m.
L’essenza è riconoscibile dai toni chiari, sul rossiccio.
La fibra è irregolare.
Può essere lavorato e tagliato in tutte le direzioni e si presta bene alla realizzazione di giocattoli, soprammobili intagliati, ma anche mobili rustici e costruzioni da esterno.
Viene molto utilizzato per la realizzazione di camere da letto perché si dice migliori la qualità del sonno riducendo la frequenza cardiaca e grazie alle sue proprietà antibatteriche tiene lontane tarme ed insetti in generale.
IL PINO
Il Pino è un legno ricco di resina ed è più duro e resistente dell’Abete.
L’alburno (la parte più esterna del tronco) è bianco rosato mentre il durame (il cuore del fusto) risulta più giallastro e tendente al bruno-rosato.
Viene usato spesso per carpenteria e costruzioni, realizzazione di infissi, perlinature e negli imballaggi.
È facilmente lavorabile e per questo molto comune.
IL PIOPPO
È un legno molto leggero, morbido ed elastico, ma poco resistente nel tempo.
Il durame è di un colore bianco-avorio con sfumature brunastre.
È una specie molto usata in Nord Europa per la realizzazione di mobili prodotti in serie e per gli interni dei mobili di pregio. Lo troviamo anche nelle cassette per la frutta, nei fiammiferi e nei pannelli di finitura dei compensati.
IL LARICE
Il Larice, della famiglia delle pinacee, proviene dalle zone montuose del centro Europa.
È un legno di colore rossiccio ed estremamente ricco di resina, con una venatura molto fitta e parallela.
La presenza di una grande quantità di resina lo rende poco lavorabile.
IL TIGLIO
Il Tiglio è una specie presente in Europa, ma anche in Asia e America.
Utilizzatissimo per scultura ed intarsi grazie alla sua fibra fine e regolare.
Anche la sua morbidezza ed estrema lavorabilità lo rende facile da “plasmare” ed è amatissimo dagli artisti che si cimentano nella lavorazione del legno, da chi realizza giocattoli.
Se ne fa un grande uso anche nella produzione dei classici zoccoli in legno nordeuropei.
L’ AMARANTO
L’Amaranto è conosciuto, ovviamente, per il suo colore particolare, ma prima della stagionatura in realtà il durame è di colore grigio-bruno.
Ha tessitura molto fine e viene impiegato soprattutto in lavori si ebanisteria, tornitura e pavimenti.
L’Amaranto è abbastanza facile da lavorare e da incollare.
È una specie abbastanza pregiata proveniente dal Messico e dall’America Tropicale.
LEGNI DURI
L’ACERO
Ne esistono di diverse tipologie ma l’Acero più utilizzato in Europa è l’Acero Riccio che può arrivare a 30 mt di altezza e 90 cm di diametro del fusto.
Il colore può variare dal rossastro con venature ondulate al bianco-giallastro.
Nel XVIII e XIX secolo veniva molto usato negli intarsi.
Oggi viene utilizzato nei piallacci, ma anche in massello nei mobili di lusso.
IL CASTAGNO
Il Castagno è molto apprezzato per la sua durevolezza nel tempo.
Il durame dell’essenza è di colore bruno chiaro ed ha un’ottima resistenza nel tempo ai funghi, agli insetti e al fuoco.
Utilizzato soprattutto in arredamenti dallo stile rustico e per i pavimenti.
Grazie alla sua resistenza alle intemperie è molto utilizzato anche per coperture e gazebo esterni.
La stagionatura è molto lenta perché tende a spaccarsi e deformarsi facilmente.
IL CILIEGIO
Il durame del Ciliegio è facilmente riconoscibile per il suo colore bruno-arancio rosato e la fibratura dritta.
Molto ricorrente nei mobili in massello piemontesi ed emiliani, ma anche nei mobili popolari francesi. Inoltre trova ampio utilizzo nella costruzione di strumenti musicali, pipe ed ebanisteria fine.
Viene utilizzato anche per l’impiallacciatura e, tornito, per realizzare le gambe dei tavolini.
L’EBANO
Foto da http://tree-pictures.com
L’Ebano ha un durame riconoscibile per il suo colore molto scuro e le striature chiare e parallele, che gli conferiscono un aspetto molto bello.
Infatti è un legno molto pregiato.
Viene utilizzato soprattutto per costruire piccoli oggetti, mobili intagliati e strumenti musicali (soprattutto i tasti neri del pianoforte).
IL FAGGIO
Il legno di Faggio è molto compatto e presenta una venatura fitta ed uniforme. Ha un colore crema chiaro e rosa se trattato con il vapore per renderlo più resistente all’attacco dei funghi o per curvarlo.
È facilmente lavorabile grazie alla sua compattezza e viene usato molto per la realizzazione di manici per utensili destinati alla lavorazione della terra come pale, zappe, rastrelli e vanghe.
Ha un vasto utilizzo anche in ebanisteria o per calci di fucile e sedie curvate.
IL FRASSINO
Il Frassino ha un colore chiaro tendente al cipria con venature grossolane.
Infatti la verniciatura non risulta mai uniforme perché le venature assorbono in modo diverso la vernice.
Per questo viene utilizzato in mobili rustici che richiedono un aspetto più grezzo e meno rifinito.
È un legno molto flessibile e facile da lavorare.
Trova applicazione nella realizzazione di manici e oggetti per lo sport.
IL MOGANO
Il Mogano ha il classico colore rossiccio ed una tessitura fine con fibra intrecciata. Ha una durabilità molto importante soprattutto se conservato in luoghi asciutti.
Si usa (qualche anno fa in modo più massiccio) per mobili di pregio, porte, strumenti musicali e oggetti decorativi.
Il mogano viene usato anche nell’industria navale per la costruzione di imbarcazioni.
Ha trovato largo uso nella Francia dei mobili in stile Luigi XVI e Impero e nell’Inghilterra del Settecento.
Oggi viene usato molto anche nelle impiallacciature.
IL NOCE EUROPEO
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Foto da www.giardinaggio.org |
Il Noce Europeo è di colore bruno con venature nere e scure, è uno dei migliori legni, sia per l’estetica sia per la lavorabilità.
Non ha una grande durabilità, ma se viene utilizzato negli arredi interni non presenta problemi, anzi è molto amato.
Durante Rinascimento, in Italia, ha soppiantato l’uso della quercia nei mobili di pregio; Nel Seicento ha avuto largo spazio in Inghilterra e Francia ed è stato poi sostituito a sua volta dal mogano.
Trova larghissimo uso in falegnameria per la sua bellezza e lavorabilità.
Infatti viene usato molto nei mobili, soprammobili, pannellature, calci di fucile, stecche da biliardo ed ebanisteria.
IL NOCE CANALETTO
Il Noce Canaletto, chiamato anche Noce Americano, ha colore marrone scuro che tende a scolorire.
Non è facilissimo da lavorare a causa della fibra che tende a sollevarsi rovinando gli attrezzi e, poichè non è facile da giuntare con le viti, è consigliato l’incollaggio.
Infatti viene utilizzato soprattutto nelle impiallacciature.
IL NOCE NAZIONALE PIUMA
Il Noce Nazionale non presenta grandi differenze dal Noce Europeo, dal punto di vista tecnico
È molto apprezzata però la sua bellezza data dal colore più chiaro e la caratteristica “piuma”.
IL NOCE TANGANICA
Il Noce Tanganica è un legno bruno/rossastro che tende a scurire.
Cresce nelle foreste umide in Africa, all’altezza dell’equatore, dalla Costa d’Avorio al Kenya.
La fibra è diritta e la tessitura fine.
Ha una scarsa elasticità, ma è facile da lavorare per un falegname è abbastanza esperto.
Viene usato soprattutto per mobili di prestigio, piccola carpenteria, porte, impiallacciature, piccoli oggetti e sculture.
L’OLIVO
Ed eccoci ad uno dei miei preferiti!
Forse perché è identificativo della cultura Mediterranea o forse per le sue sfumature di colore.
L’Olivo, infatti, è un legno dal durame giallastro ricchissimo di venature scure, molto duro, compatto e omogeneo, difficile preda per i tarli.
Se non ben stagionato è soggetto a storcersi e spaccarsi.
Comunque è un legno noto per la sua natura poco “ferma” e la tendenza ai mutamenti.
Si usa soprattutto per sculture e soprammobili di pregio, ma anche per listoni da pavimento.
L’OLMO
L’Olmo, a causa del suo aspetto, è usato soprattutto nei mobili rustici, ma anche nei listoni per pavimenti, nelle traversine dei binari ferroviari o nella realizzazione di oggetti decorativi e soprammobili.
È di colore marrone, ma tende a scurirsi con il tempo.
Grazie alla sua vena fibrosa è ideale per le sedie poichè non rischia di spaccarsi durante l’incastro delle gambe col sedile ed è perfetto in ogni tipo di giunzione.
Comunque è soggetto a deformazioni e facile preda dei tarli anche se durevole persino se immerso in acqua.
Viene lucidato a cera o con gommalacca.
IL ROVERE
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Foto da www.giardinaggio.org |
Il Rovere viene utilizzato per i mobili di pregio fin dal Medioevo.
È di colore giallo con picchiettature scure e ha fibra dritta e grossolana.
Molto duro e resistente anche ai cambiamenti climatici e all’usura
Viene utilizzato in infiniti modi: oltre ai mobili viene impiegato per gli strumenti musicali, nell’industria navale, in edilizia e nei listoni per pavimenti.
Questa è una pagina Open Source!
Le informazioni presenti nell’articolo mi sono state fornite da Giorgio (il falegname che mi aiuta in questa esperienza), da diverse ricerche web e dal libro “Lavori in legno”
Buon lavoro
Alla prossima!
Il Wood Blogger
Grazie 🙂
Prego, anzi, grazie a te per il commento! 😀
Che bello!!! Sono un appassionato di lavoretti in legno… Ed è la prima volta che trovo una pagina così bella con tutte le caratteristiche principali di ogni legno, corredata da foto… Veramente un capolavoro
Grazie mille Dario!
grazie a te!
Sarebbe bello se a questa dettagliata lista, si aggiungessero alcuni dettagli tecnici utili agli amatori ai primi passi, come la resistenza all’umidità e alle interperie delle singole essenze, la lavorabilità a mano/macchina, la ricchezza di un tannini e difficile verniciabilitá ad acqua, ecc, o alcune caratteristiche per riconoscere l‘essenza e le sue varie sottospecie (perché il parchè di rovere è più chiaro dei tavoli di rovere dell’idea, perché il noce che usano gli americani nei loro mobili a due colori è più scuro di quello nostrano?, ecc).
drmacchius hai perfettamente ragione, ma sarebbe diventato un post troppo lungo. Sto pensando, grazie al tuo suggerimento, di prendere le specie più comuni fra queste (abete, rovere, noce, faggio, frassino, ecc) e dedicare ad ognuna di esse un singolo articolo. Che ne pensi?
Complimenti idea geniale e nel contempo semplice e interessante. Queste cose una volta si studiavano a scuola “media superiore” la materia si chiamava “applicazione tecnica” e si eseguivano anche la prova di taglio per imparare la durezza e la morbidezza e le venature di taglio
dei vari legni.
Ribadisco buona idea
Grazie Sergio! Io alle scuole superiori, pur avendo fatto l’Istituto Tecnico, purtroppo non ho studiato il legno, ma solo alcuni metalli facendo anche piccole prove di taglio, tornitura, foratura, ecc. L’ho fatto invece all’Università avendo studiato Architettura, ma lì non abbiamo mai fatto prove pratiche di questo tipo…
Aggiungo che li mogano oltre a essere usato per la costruzione di mobili ; ma anche per la costruzione di imbarcazioni.
Grazie Samuel! Lo aggiungo appena posso all’articolo
molto interessante complimenti
Grazie mille Paolo! 😀
buonissimo ed esauriente articolo si vede che ti assiste un falegname super saluti da silvio spaccalegna canzano costruttore di rullanti hewer pescara
Grazie Silvio! Un super saluto a te e alla bella Pescara!!! 😀
Bravo, complimenti per l’articolo semplice ed esemplificativo. Aggiungerei il ginepro che nella tradizione si usava per oggetti da cucina. Lavoro cirmolo e ginepro per piccole sculture da hobbysta. Ciao.
Grazie Paolo, sia per i complimenti che per il suggerimento. Ciao!
Sai dirci qualche cosa sulla betulla? ho provato a lavorarla e l’ho trovata “strana”
Personalmente non l’ho mai lavorata. Strana in che senso?
sto facendo un nuovo rullante con il legno wenge ammazzati quanto e duro
comunque auqndo sara poronto se saro capace vi mandero una foto supersaluti auguri di una santa pasqua silvestro
Grande Silvestro! Un augurio speciale 😃
Salve a tutti, devo scegliere il tipo di legno per rivestire una scala in muratura con scalini di legno massello con spessore 3 cm e 30cm x 85cm di dimensione….vi chiedo di darmi il vostro consiglio circa le scelte che mi sono state proposte, cioè tra faggio, acero rosa e frassino!!!
A me piace molto l’acero rosa, solo che è la prima volta che ne sento parlare e soprattutto essendo inesperto non vorrei fare una scelta sbagliata per rivestire sta scala che vorrei durasse il più possibile dato che è casa mia e che ci tengo particolarmente!!!!
Tra le altre cose, inizialmente il falegname mi aveva fatto un preventivo dove si parlava di Faggio o Frassino, poi invece mi ha inserito l’Acero (dandomi la sensazione che spingesse particolarmente per quest’ultimo) dicendomi che è un legno pregiato e che per quello che è la sua destinazione si presta molto bene come gli altri due….a suo dire la differenza è principalmente nel colore e nelle venature, in quanto a qualità e prezzo siamo più o meno allo stesso livello, devo fidarmi?!?
Voi che dite?!? Acero, Faggio o Frassino?
Grazie a tutti anticipatamente per i vostri consigli e le vostre risposte!!!
Ciao Angelo! Personalmente non ho mai lavorato gradini in frassino. Per gusto personale mi piace molto il faggio e apprezzo l’acero (anche se tra i due. sempre per mio gusto, lo metterei al secondo posto)ma non ho mai lavorato in particolare l’acero rosa e non ne conosco il prezzo. Si tratta di 2 legni molto duri e compatti che possono andare bene per questo tipo di lavoro. Quindi secondo me vai tranquillo sulla durata e scegli in base al tuo gusto personale.
Grazie mille, davvero gentilissimo…mi sento un pò più tranquillo!!! Grazie per i bei articoli che scrivi!
Figurati! Grazie a te 😊
Chiedo cortesemente se per testata letto sospeso il rovere massello può andare bene.grazie e complimenti.
Ciao Luigi, personalmente adoro il rovere massello e per la testata di un letto può andare più che bene. Grazie per i complimenti e buon divertimento!
Grazie per la risposta molto esauriente.
Di nulla!
grazie per le spiegazioni.
adesso ho le idee più chiare anche per l’intaglio.
un cordiale saluto
Grazie a te Pietro, buon lavoro!
Semplice, chiara e diretta….. Ecco come dev’essere una rubrica…. E questa lo è a tutti gli effetti… Grazie della condivisione di queste importanti nozioni di base.
Grazie Maurizio, il tuo commento mi riempie di orgoglio! Sono davvero felice che il mio blog ti sia utile. Buone feste
Ciao, bravo, bell articolo, io organizzerei dei percorsi di trekking e cose cosi con i tuoi “seguaci” ahahah, magari delle passeggiate da fare dalla primavera all estate, cosi per conoscersi e scambiarsi idee ecc anche dal vivo. io da sempre lavoro il legno, ho utilizzato e utilizzo soprattutto abete, e qualcosa in faggio, ma più di tutti l ulivo, visto che gestisco un oliveto con mio padre, e d ogni anno con la potatura posso mettere da parte ingenti quantità di materiale, ho dei cassoni di legno d ulivo stagioni forse 7, 8 anni.. è difficilissimo e durissimo da lavorare, anche se poi, alla fine dei lavori, sorrido e vado avanti. bell articolo
donato pannarale barone
Torremaggiore (fg)
Grazie Donato per i complimenti e per l’idea del trekking! 😉 Adoro le passeggiate nella natura. 🙂
Ciao, complimenti per la pagina, lavoro in una falegnameria da poco, non sono un falegname, ma faccio il lavoro di progettazione e gestisco il nostro centro di lavoro, ritengo che conoscere i legni sia fondamentale anche per la mia parte del lavoro. Ultimamente ho lavorato il legno Ipè, credo in assoluto il più duro che esista (forse l’ebano lo batte ma visto il costo e l’utilizzo non lo considero), si ha difficoltà persino nel metterci un chiodo, venatura fantastica, colore scuro, praticamente perfetto per resistere all’acqua.
Ciao Roberto, grazie per i complimenti. Anche io mi sono appassionato alla Falegnameria passando dalla progettazione. L’ipé non l’ho mai lavorato, ma lo conosco. So che infatti per la sua durezza e resistenza all’umidità è molto usato per le pavimentazioni da esterno
Bellissimo blog, di semplice lettura, ed un formidabile aiuto per chi come me si affaccia alla lavorazione del legno per grande passione, grazie e continua così.
Grazie mille Roberto!
grazie ottima lezione, vorrei però sapere cosa usare per fare dei gradini per una scala considerato che i pavimenti sono in abete lasciato al suo colore naturale.
Grazie ancora
Ciao Massimo, se vuoi qualcosa di più simile possibile puoi usare lamellare di abete trattato magari con un vetrificante per parquet in modo da renderlo più resistente.
Complimenti per il bell’articolo! Recentemente ho realizzato un manico di un martello con un pezzo di carpino e mi è sembrato un materiale molto adatto all’applicazione. Duro e facile da lavorare. Cercando su internet ho scoperto che si tratta di una specie (carpino bianco) molto diffusa e che in passato veniva proprio utilizzato per realizzare utensili e attrezzi per il lavoro agricolo.
Grazie e buon legno!
Grazie a te Daniele. Sì, viene ancora usato per attrezzi manuali da falegname come le pialle in legno e i manici degli scalpelli.
Mi piace!
Salve,
molto interessante!!!
Vorrei cimentarmi con la costruzione di una scacchiera fatta con due legni diversi, per le caselle bianche e le caselle nere, così come per i pezzi degli scacchi, bianchi con un legno e neri con un legno più scuro. Quali legni mi potete consigliare?
Ciao Roberto, potresti usare acero o frassino per il bianco e noce o mogano per il nero. Grazie per i complimenti e buon divertimento!
Buongiorno, sono alle disperata ricerca di qualcuno che mi sappia identificare due pezzi di tronco della pianta con relative radici per capire se posso utilizzarli in acquario, voi mi potreste aiutare?
Grazie mille
Ciao Stefano, purtroppo non sono esperto in materia… Forse è il caso che tu chieda consiglio in un blog o un gruppo in cui si parla proprio do acquari
Buongiorno, sto relizzando dei cassetti a sponde con multistrato di pino russo, dovrei poi incollare il fondo da sotto. Che colla si consiglia per questo tipo di legno? Sebbene stabile e ben stagionato sembra molto resinoso. Grazie
Gran bella guida, grazie mille. Sarebbe bello se comparisse anche il pero, trova spazio spesso in oggetti o mobili di design.
Cordialmente,
Marco
Grazie per i complimenti Marco, appena posso lo aggiungo!
Complimenti bellissime spiegazioni
Grazie mille Gabriele!
Ciao, bellissima veramente la descrizione di tutti i legni, ora però mi sorge spontanea una domanda: qual è il legno giusto per un bancone da lavoro per i classici lavoretti? Vorrei prendere un legno preciso e tenermelo per tanto tempo, non voglio un legno per coloro che sono alle prime armi e che magari tra qualche anno devo riprendere un nuovo piano di legno. Ti ringrazio, ciao.
Ciao Luca, grazie a te! Potresti usare il faggio
Qualcuno conosce qualche legno bianco del nord Africa? legni duri o medio duri (non conifera)
Pagina ben fatta informazioni essenziali foto nitide e belle da vedere grazie . saluti
Grazie Mimmo!!!
Ciao a tutti, vorrei fare una porta scorrevole stile granaio americano come le guide in vista. Che legno mi consigliate di usare? Vorrei evitare che si imbarchi e continue fuoriuscite di resina. Grazie
Ciao complimenti, ti consiglio di aggiungere l’ontano, molto usato nelle tornerie e per realizzare zoccoli. Se vuoi notizie dettagliate sono a disposizione, salutu
Ciao Marco, grazie! Se vuoi puoi scrivere qui nei commenti oppure inviarmi una mail a ilwoodblogger@gmail.com. Pubblicherò il tuo contributo in questa pagina specificando che è stato scritto da te
A riguardo delle essenze lignee c’ è sempre e solo da imparare ( come su tutto) Ringrazio per il contributo del curatore di “ilwwodblogger” poichè mi ha offerto ottimo contributo per l’ essenza faggio. Devo fare una analisi per l’ utilizzo quale pavimentazione. Grazie.
Grazie mille per il commento Francesco! Hai proprio ragione, c’è sempre da imparare…
Grazie per l’ottima presentazione e spiegazione, un utilissimo spinto per chi si avvicina al bellissimo mondo del legno ma non solo.
grazie Luca
Grazie a te per i complimenti Luca!