VITI PER LEGNO

PIALLA MANUALE: COME USARLA

In questo articolo ti spiegherò tutti gli accorgimenti che devi prendere per usare la Pialla Manuale. Scelta, preparazione della lama, affilatura, trucchi, preparazione del pezzo… Inizia subito a lavorare come un artigiano professionista!

Bentornato nel mio Blog di Apprendista Falegname!

Nell’articolo precedente ti ho dato alcuni consigli necessari a scegliere e preparare all’uso una Pialla manuale.

In effetti è molto importante saper scegliere e conoscere tutti i dettagli tecnici prima di utilizzare un utensile sul banco da lavoro.

Ci rende padroni dello strumento e ci evita spiacevoli sorprese…

In questo mio viaggio nel mondo della Falegnameria (che sta diventando un vero e proprio corso per diventare Falegname) sto cercando di evidenziare per te tutti gli aspetti fondamentali.

Se vuoi recuperare in fretta i primi post scarica le guide in ebook.

Ovviamente la mia esperienza non può sostituirsi alla tua.

Devi darti da fare e sporcarti le mani per capire praticamente come usare gli strumenti del mestiere ed effettuare tutte le lavorazioni di cui ti sto parlando.

Se hai letto i miei articoli finora avrai capito che quella di cui ti parlo oggi è la mia lavorazione preferita.

Certo è faticosa.

È più complessa di quanto sembri.

È antica (ormai esistono elettroutensili che fanno questo lavoro egregiamente e in modo molto rapido).

Ma quello che mi ha sempre affascinato, e mi affascina tuttora, del lavoro del Falegname è proprio la fluidità dei movimenti, la lentezza e il ragionamento logico e geometrico.

Tutto ciò, unito al fruscio del truciolo che si arriccia fuoriuscendo dalla pialla, contribuisce a creare quel velo di magia che contraddistingue l’artigianato tradizionale.

Parliamo di manualità, contatto con il materiale, profumi e suoni che non tutti conoscono e sanno apprezzare.

Io sto cercando di trasmetterteli tramite questo blog.


UTILIZZO DELLA PIALLA MANUALE

pialla manuale

Usare una Pialla Manuale richiede 3 requisiti fondamentali:

  1. Passione
  2. Dedizione
  3. Sensibilità

Chi Pialla con questo utensile ha bisogno di molta pratica prima di riuscire ad ottenere i risultati desiderati.

Tramite questo articolo potrai accelerare i tempi perché sto per darti i consigli utili per fare un buon lavoro.

Per prima cosa devi impostare la pialla, come ti spiegavo nell’articolo precedente.

Una lama ben affilata è alla base di una piallatura agevole e corretta.

La profondità del ferro poi è fondamentale per asportare la giusta quantità di materiale ad ogni passata, mantenendo il controllo della lavorazione.

Una volta settata la pialla è il momento di iniziare a lavorare davvero.

PIALLARE UN PEZZO IN LEGNO

Come ben saprai, se hai letto il mio articolo sulla piallatura, questa operazione si effettua su superfici che devono essere rettificate.

Questo significa che, se ad esempio una faccia di una tavola non è perfettamente perpendicolare alla costa, dovrai asportare materiale fino ad appianarla e rendere l’angolo che le unisce a 90°.

Oppure nel caso in cui la faccia sia curva in senso convesso o concavo dovrai asportare quel tanto che serve per renderla dritta.

Non è facile!

Per questo ci vengono in aiuto degli strumenti di misurazione.

Tra poco vedremo quali e come utilizzarli per avere superfici a squadro.

Ma andiamo con ordine.

Ecco tutte le operazioni da fare passo passo per piallare un pezzo in legno.

CONTROLLO DELLE SUPERFICI

Ok, sei pronto! …o forse no…da dove inizi?

Quale area è quella da piallare prima?

Quale parte di superficie è quella più irregolare?

Dove devo asportare più materiale?

Calma!

La prima cosa che devi fare prima di iniziare è capire che tipo di deformazione ha il pezzo da lavorare.

Esistono varie tipologie di “difetti” del legno come puoi vedere in quest’immagine:

 

difetti del legno
Immagine di “Segheria Mobile del Ticino”

 

Effettivamente non me la sento di chiamarli “difetti”.

Sono semplicemente caratteristiche del legno dovute a molti fattori diversi (temperatura, umidità, modalità  di conservazione, etc…)

Sicuramente scriverò un articolo su questo argomento in futuro.

Quelli più comunemente risolvibili con la piallatura sono:

  • Imbarcamento trasversale
  • Imbarcamento longitudinale

deformazioni legno

 

Puoi capire che tipo di deformazione hai di fronte semplicemente guardando il pezzo, ma a volte questi difetti non sono così marcati e visibili ad occhio nudo e dovrai fare diversi controlli.

Ad esempio poggiandolo su un piano rettificato puoi accorgerti se il pezzo “balla” e in quale direzione vedendo quali angoli poggiano e quali no.

Inoltre puoi appoggiare una squadra e farla scorrere sulla superficie (vedi foto in basso).

pialla manuale
Foto da www.theenglishwoodworker.com

In questo modo puoi controllare se la superficie è piana, se ci sono rigonfiamenti, avvallamenti o altre irregolarità e se è perpendicolare alla faccia contigua.

Questi sono i metodi che uso io.

Se ne conosci altri segnalameli nei commenti!

QUANTO MATERIALE PIALLARE?

Quindi, per prima cosa, quando devi piallare un pezzo in legno, che sia una tavola, un morale o una trave, devi sapere qual è la quantità di materiale che vuoi asportare.

Il consiglio che ti do è di segnare sui 4 lati del pezzo una linea di riferimento.

pialla manuale

Questo è il punto in cui dovrai arrivare.

Invece nel caso in cui dovessi rettificare una faccia curva puoi segnare con la matita le zone da piallare.

 

VERSO DELLA FIBRA

La direzione in cui corre la fibra del legno è fondamentale!

Te ne parlavo anche nell’Articolo sul Taglio e nell’approfondimento relativo alle Seghe Giapponesi.

In particolare, in fase di piallatura, devi prima di iniziare, capire in quale verso corre la venatura e seguirlo.

Andando controvena rischierai che il legno si scheggi e la superficie non sia perfettamente liscia.

Come si fa a capire il verso della fibra del legno?

Bisogna osservarne bene il disegno. Guarda l’immagine in basso.

pialla manuale

Se segui questo consiglio non puoi sbagliare!

POSIZIONAMENTO DEL PEZZO

Ok, ma come devo posizionarlo il pezzo?

Se, ad esempio, ti trovi a dover piallare una tavola con un imbarcamento longitudinale devi seguire il seguente ordine.

1. Appoggia la parte concava sul piano in modo da avere più stabilità:

pialla manuale

2. Pialla asportando materiale fino alla linea di riferimento:

pialla manuale

 

3. Una volta piallata e spianata la faccia convessa appoggia questa sul piano:

pialla manuale

4. Pialla la superficie opposta:

pialla manuale

Successivamente puoi passare alle coste.

Nel caso di torsione o imbarcamento irregolare aiutati con gli spessori per mantenere il pezzo ben spianato ed evitare che “balli” durante la piallatura.

L’importante è piallare e spianare per bene una faccia in modo da avere un riferimento da usare per la faccia opposta.

BLOCCAGGIO DEL PEZZO

Il bloccaggio del pezzo è un altro accorgimento importante in questa lavorazione.

La nostra tavola deve essere ben ferma mentre la lavoriamo!

Possiamo bloccarla in vari modi. Ad esempio:

  • Morsa
  • Morsetti di vario genere
  • Cani da banco

La Morsa è sicuramente il metodo più conosciuto, ma ha un limite.

Di solito l’apertura delle ganasce non supera i 15/20 cm e nel caso in cui dovessimo piallare grandi superfici ci troveremmo in difficoltà.

Per questo possiamo utilizzare i morsetti, bloccando così il pezzo al tavolo da lavoro.

Anche questo sistema però è limitato.

L’area occupata dal morsetto non può essere piallata e, nel migliore dei casi, siamo costretti a smontare e rimontare continuamente gli strettoi per piallare una faccia…

Soluzione molto più comoda ed efficace è rappresentata dai cani.

CANI DA FALEGNAME

pialla manuale
Dettaglio banco da Falegname

Niente paura se hai un gatto…

E non dovrai farti aiutare dal tuo Fido se ne hai uno.

Hai mai notato che sul classico banco da falegname ci sono delle mortase (a volte tonde e a volte quadrate) tutte uguali ad una distanza di circa 10/15 cm l’una dall’altra?

In alcuni casi ce n’è solo una striscia, in altri addirittura tutto il banco è traforato.

Nel caso in cui tu non lo sappia, quei fori servono ad alloggiare dei perni detti appunto cani.

pialla manuale
Cani

Possono essere in legno o in metallo, a sezione tonda o quadrata, alti o bassi e servono appunto a bloccare il pezzo senza usare i morsetti.

Questo risulta molto utile in fase di piallatura proprio perché la superficie resta libera e il pezzo ben bloccato sul banco da lavoro.

USARE LA PIALLA MANUALE

pialla manuale

Adesso puoi iniziare a usare la Pialla manuale!

Come ti dicevo nell’articolo sulla preparazione della pialla, ne esistono diverse tipologie, a secondo dello scopo.

In linea di massima la modalità di utilizzo è sempre la stessa.

Fatta eccezione per i pialletti, la maggior parte delle pialle si impugna con entrambe le mani.

Una volta poggiata la parte anteriore della suola sull’inizio della superficie da piallare, la mano posteriore (la destra se sei destrimano) inizia a spingere in basso e in avanti mentre l’anteriore guida e spinge leggermente verso il basso.

In prossimità della fine della superficie la mano che tiene l’impugnatura anteriore smette di spingere e guida la pialla, mentre l’altra continua a spingere con la stessa intensità.

La fluidità dei movimenti e la costanza sono fondamentali per evitare di danneggiare il pezzo e l’utensile.

A questo punto entra in gioco la tua sensibilità.

Sta a te capire quanto spingere, dove andare ad intervenire e in che modo.

Dopo qualche passata controlla con la squadra, come ti dicevo prima, se il tuo lavoro di piallatura sta avendo l’effetto desiderato e poi ricomincia.

Finché non sarai del tutto soddisfatto del lavoro continua a piallare.

Lo so, è un lavoro molto faticoso, ma è anche molto appagante e rilassante (almeno per me).

Se preferisci gli elettroutensili, magari una bella pialla filo-spessore, ti rimando all’articolo sugli strumenti per la piallatura.

pialla manuale

Usa una candela

Per far scorrere meglio la pialla passa un pezzo di cera (ad esempio una comune candela) sulla suola.
Scivolerà meglio e quindi farai meno fatica!

Il riposo è importante!

Quando non usi la pialla stai attento che il ferro non tocchi il piano.

Esistono due scuole di pensiero.

C’è chi dice che la pialla si debba far “riposare” sdraiata su un fianco.

Chi invece afferma che in questo modo si perdano le regolazioni effettuate.

Comunque, se non vuoi sdraiarla su un fianco, appoggiala in modo che la lama non poggi, ma resti sollevata.

Lama ben affilata

Ricorda sempre che l’affilatura è determinante!

Controlla spesso il filo della lama e sistemalo se necessario.

Calamita salvavita

Soprattutto quando devi piallare un pezzo di legno riciclato o smontato da un vecchio mobile o da un pallet, controlla con una buona calamita (o meglio con un metal detector apposito) che non ci siano chiodi o viti.

Puoi compromettere seriamente il filo della pialla se inavvertitamente ne urti uno.

CONCLUSIONI

 

Se hai notato imprecisioni o vuoi suggerirmi idee o modifiche ti invito a scrivermelo nei commenti (ti ricordo che sono un apprendista e questo blog vive anche dei consigli dei lettori più esperti).

Inoltre, ti ricordo che per restare sempre aggiornato sui miei articoli e non perderti le novità puoi Iscriverti alla Newsletter (in basso a sinistra) e seguire la mia Pagina Facebook, il mio profilo Instagram e la mia bacheca Pinterest.

Buon lavoro e buon divertimento.

Alla prossima!

 

Il Wood Blogger

6 pensieri su “PIALLA MANUALE: COME USARLA”

  1. Ciao, ho un banco da falegname con le mortase per i cani, ma non ho capito bene come vadano utilizzate per bloccare le assi da piallare.
    Se riesci a spiegarmelo mi faresti un gran favore.
    Grazie mille

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