PIALLA MANUALE

PIALLA MANUALE: SCELTA E PREPARAZIONE

Come scegliere e preparare una pialla manuale per legno. Articolo per tutti gli amanti del fai-da-te e della falegnameria. Scopri i segreti del falegname…

Bentornato nel mio Blog di Apprendista Falegname!

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Passiamo all’argomento di questo articolo: Scegliere e Preparare una Pialla Manuale.

Se non l’hai ancora fatto, prima di continuare a leggere questo articolo, ti consiglio di leggere anche l’articolo sulla Piallatura del Legno!

(No, sul serio, clicca sul link e leggi l’articolo se non l’hai ancora fatto!!!)

Per prima cosa vediamo quali sono le parti che compongono una pialla manuale.


PARTI DELLA PIALLA MANUALE

Una pialla manuale è composta da diversi elementi che devi conoscere per poterla scegliere e poi gestire al meglio e capirne il valore.

Personalmente tratto le mie pialle come delle Regine.

Ci sono molto affezionato anche perché l’operazione di piallatura a mano, seppur faticosa, è una delle mie preferite.

Come puoi vedere dall’immagine qui sopra le parti principali di una pialla sono:

 

1. Corpo: Come dice il nome stesso è il corpo centrale di questo utensile.

2. Suola: La superficie inferiore del corpo che appoggia sul piano.

3. Bocca o feritoia: La fessura sulla suola da cui sporge la lama.

4. Ferro: La lama.

5. Seduta: Il piano inclinato su cui poggia il ferro

6. Controferro e blocco: Le pialle in metallo (ma anche alcune in legno) hanno un controferro e un sistema (lever cap) che serve a bloccare la lama sulla seduta.

A volte questo funge anche da rompitruciolo, altre volte sono due pezzi distinti.

Le classiche pialle in legno, invece, sono dotate di un semplice cuneo di legno che blocca il ferro in posizione incastrandosi nel corpo centrale. Alcune hanno anche un controferro.

7. Impugnatura posteriore: Secondo il tipo di pialla manuale troverai diverse impugnature. Ne esistono anche per mancini.

8. Impugnatura anteriore: In alcune pialle in metallo serve anche a regolare l’apertura della bocca.

9. Pomello di regolazione: Le pialle in metallo sono dotate di un volantino che serve a regolare la profondità della lama, cioè di quanto il ferro sporge dalla suola, quindi la quantità di materiale che verrà asportato ad ogni passata.

10. Regolazione laterale: Serve a regolare l’angolo trasversale della lama per evitare che il tagliente sia posizionato in modo scorretto e la piallatura non sia uniforme. (Più avanti nell’articolo ti spiegherò come effettuare questa regolazione.)

Adesso che conosci tutte le componenti di una Pialla Manuale puoi passare a scegliere quella giusta per te.

SCEGLIERE UNA PIALLA MANUALE

scegliere pialla manuale

Quando acquisti una Pialla Manuale devi prima di tutto sapere quale sarà l’utilizzo che ne farai.

Infatti puoi scegliere fra diverse dimensioni e tipologie oltre che materiali differenti.

Come ti anticipavo prima, le pialle manuali possono avere il corpo in legno oppure in fusione di metallo.

Queste ultime sono più comuni in Inghilterra e in Nord America, mentre in Europa sono più diffuse le pialle interamente in legno.

Non voglio entrare nella discussione annosa che spesso nasce tra le due diverse scuole di pensiero e non starò qui a dirti quale delle due configurazioni sia la migliore.

Probabilmente quelle in metallo hanno più regolazioni e sono più resistenti, ma le pialle in legno sono più leggere e consentono una maggiore sensibilità.

Forse semplicemente dovresti provarle entrambe per capire qual è la migliore per te.

Comunque le caratteristiche fondamentali da considerare quando scegli una pialla sono:

  • Tipologia
  • Materiali
  • Dimensioni
  • Regolazioni disponibili
  • Ferro (qualità dell’acciaio, larghezza,spessore, affilatura etc)
  • Angolo di spoglia (Angolo di seduta + Angolo di affilatura )
  • Orientamento del Bisello (Bevel up/down)

 

Pialla bevel downPialla bevel up

TIPOLOGIE DI PIALLA MANUALE

Vediamo le varie tipologie.

 

Le più comuni sono sicuramente:

  1. Pialletto
  2. Pialla da sgrosso o da sbozzo
  3. Da Finitura
  4. Pialla da Spianatura
  5. Sponderuola
  6. Vastringa

Andiamo ad analizzarle una ad una.

PIALLETTO

pialla manuale pialletto

Il Pialletto è una piccola pialla manuale non più lunga di 15/20 cm con un ferro largo tra i 25 e i 40 mm circa.

Viene usato per piccoli pezzi o per interventi su superfici di dimensioni ridotte come battute etc. oppure, alcune particolare configurazioni, sono usate dai liutai.

Pialletto liutaio

Ne esistono di diverse forme e materiali, con più o meno regolazioni possibili.

Solitamente l’angolo della lama è molto basso (circa 12°) e il bisello è rivolto verso l’alto.

 

PIALLA DA SGROSSO O DA SBOZZO

Pialla da sgrosso

 

Come dice il nome stesso questo tipo di pialla manuale viene usato nella prima parte della fase di piallatura del legno, per sgrossare la superficie.

 

Infatti, su pezzi grezzi, utilizzando una pialla da sgrosso non si ottiene una superficie perfettamente liscia, ma restano visibili i segni del ferro.

Spesso, ma non sempre, queste pialle hanno l’affilatura della lama di forma stondata.

Comunque, per chi vuole iniziare a prendere confidenza con questa lavorazione, uno strumento di questo tipo è consigliato per maneggevolezza, leggerezza e facilità d’utilizzo (oltre che per il prezzo basso).

Si tratta di Pialle lunghe circa 30 cm con un ferro largo circa 40/45 mm ed un angolo di seduta di 45° con il bisello verso il basso.

Negli sbozzini col corpo in metallo è possibile regolare anche l’ampiezza della bocca per regolare la pulizia della piallatura (bocca più stretta=piallatura più fine e viceversa).

PIALLA DA FINITURA

Pialla da finitura

 

La pialla da finitura è uno strumento molto più preciso del precedente e consente un gran numero di regolazioni.

Come suggerisce il nome stesso viene utilizzata dopo la sgrossatura e serve a dare alla superficie lavorata una finitura liscia come seta.

Utilizzare questa pialla manuale è estremamente piacevole e, se usata, regolata e affilata correttamente, il truciolo risulta omogeneo e la passata scorrevole e continua.

Le dimensioni sono simili a quelle di una pialla da sgrosso, ma la lama quadrata e la conformazione consentono di fare passate molto più precise.

Si tratta di pialle abbastanza versatili, infatti la n° 5 viene chiamata Jack Plane (pialla tuttofare).

PIALLA DA SPIANATURA

Pialla da spianatura

 

Parliamo di pialle n° 6, 7 e superiori (ne esistono anche più lunghe di un metro), quindi di dimensioni maggiori rispetto alle precedenti.

Piallone

Chiamata anche piallone, proprio a causa delle sue dimensioni, viene utilizzata dopo lo sbozzo per spianare nel modo corretto soprattutto le superfici più grandi (ad esempio il piano di un tavolo).

L’inclinazione della lama solitamente è di 12° e il bisello è rivolto verso l’alto.

L’ampia superficie della suola consente di lavorare su aree molto vaste spianandole bene.

Questo perché, proprio grazie alle dimensioni della suola, la pialla non segue le irregolarità della superficie, ma asporta il materiale appianando rigonfiamenti e sporgenze.

SPONDERUOLA

Sponderuola

 

La sponderuola è una pialla manuale con una suola ed un ferro molto stretti.

Viene usata per rifinire gli scassi e le superfici degli angoli interni.

Spesso è dotata di una battuta regolabile che consente di seguire il piano senza perdere l’angolo e la posizione.

Sponderuola con battuta regolabile

Infatti, proprio per la sua conformazione e l’utilizzo che se ne fa, con la sponderuola si lavora su superfici strette e perdere l’attrito e l’angolazione dell’utensile è molto facile.

VASTRINGA

Vastringa

 

Ultimamente ci ho fatto un meme per la mia pagina FB.

Vastringa meme

No, in realtà non è un robottone degli anime giapponesi, come il nome potrebbe ricordare.

Si tratta di un pialletto con una configurazione particolare.

Infatti oltre al corpo centrale in cui alloggia la lama regolabile, sono presenti 2 impugnature assimilabili a orecchie.

Questo utensile è molto simile ad un coltello da petto (usato principalmente per scortecciare e levigare tronchi e pali) per modalità di utilizzo, ma ha una funzione diversa.

Innanzitutto è più piccolo e anche la lama ha dimensioni ridotte.

Ne esistono di diverse tipologie. (approfondirò questo utensile in un altro articolo)

La cosa che devi sapere è che serve a smussare e piallare superfici curve e che è necessaria una grande manualità e sensibilità per utilizzarlo nel modo corretto.

Ovviamente come sempre (e come vale anche per tutte le altre pialle manuali già citate) la parola d’ordine è sempre la stessa: PRATICA!

 

*Esistono infinite tipologie, forme e dimensioni di pialle manuali diverse che si utilizzano per diversi scopi, ma in questo articolo ho indicato solo quelle che si incontrano più frequentemente e che un neofita deve assolutamente conoscere.


PREPARARE UNA PIALLA MANUALE IN LEGNO

Pialla truciolo

 

Quando acquisti una Pialla Manuale, la prima cosa che devi fare è verificare la qualità di tutti i dettagli.

La suola deve essere ben rettificata e liscia.

Il ferro (probabilmente una delle componenti più importanti) deve essere realizzato con un acciaio di buona qualità e ben affilato.

Se non è affilato (cosa che capita spesso) dovrai correre ai ripari e dotarti di pietre per l’affilatura di almeno 2 grane diverse e, possibilmente, di una guida per affilare.

Se sei un apprendista alle primissime armi probabilmente non sarai in grado di farlo da solo.

Per ora ti consiglio di farti affilare la pialla da un esperto.

Prossimamente farò un articolo anche sull’affilatura degli utensili da taglio (scalpelli, pialle, seghe etc).

ASSEMBLARE LA PIALLA

Il passo successivo è assemblare la pialla.

In questo caso ti parlerò di una classica pialla in legno.

Assemblare pialla

Il modello che ho preso come esempio l’ho acquistato da www.utensiliprofessionali.com di Dieter Schmid ed è uno sbozzino lungo 240 mm con il corpo in faggio e la suola in carpino.

La lama invece è larga 48 mm e ha un’inclinazione di 45°.

In questo caso essendo uno sbozzino in legno le cose sono relativamente semplici.

PREPARARE LA PIALLA

Tenendo la pialla in una mano, con l’altra posiziona il ferro sulla seduta con il bisello rivolto verso il basso (bevel down).

Poi inserisci il cuneo delicatamente, senza forzare troppo.

Tieni le dita indice e medio della mano che tiene la pialla sulla bocca in prossimità degli angoli sfiorando (fai attenzione a non tagliarti) il tagliente della lama (vedi foto in basso).

Regolazione pialla manuale

Questo ti aiuterà a sentire se il ferro sporge nello stesso modo a destra e a sinistra, quindi che sia ben allineato con la suola.

Nel caso in cui non sia allineato colpisci delicatamente sui lati del ferro nella parte posteriore per correggere l’inclinazione.

A questo punto dai un colpetto al cuneo per bloccare un po’ meglio il ferro.

Quindi, tenendola sempre in mano, posiziona la pialla in verticale e guarda di quanto sporge il tagliente, possibilmente su uno sfondo chiaro e uniforme (vedi foto in basso).

Regolazione pialla manuale

Solitamente dovrebbe sporgere di pochi decimi di millimetro, ma questo dipende da quanto materiale vuoi asportare.

Comunque ti consiglio di iniziare sempre con un’incidenza minima e poi eventualmente aumentare la profondità del taglio.

Ma come si fa?

Per aumentare la sporgenza del ferro dalla bocca della pialla basta dare dei piccoli colpi (leggeri ma secchi) sul retro della lama con un martello.

Invece, nel caso in cui tu voglia ritrarre il ferro dovrai colpire la parte posteriore della pialla (vedi foto in basso) con colpi secchi e decisi.

 

Regolazione pialla manuale

Attenzione a non colpire troppo forte. Potresti rovinare il corpo della pialla.

Se invece colpisci troppe volte il cuneo perderà la propria posizione e quindi il ferro si sbloccherà.

Una volta regolata la profondità di taglio e l’angolo laterale, puoi colpire con decisione il cuneo e bloccare definitivamente la pialla.

Regolazione pialla manuale

Finalmente sei pronto per l’utilizzo!

CONCLUSIONI


Regolazione pialla manuale

 

Dato che in questo articolo mi sono dilungato già  troppo (le cose da dire su questo argomento sarebbero anche di più) per l’utilizzo vero e proprio della Pialla Manuale vai al prossimo articolo.

Aggiornamento: Ho acquistato una pialla Stanley Vintage all’asta su Ebay e l’ho restaurata. Guarda come ho fatto!

Se hai notato imprecisioni o vuoi suggerirmi idee o modifiche ti invito a scrivermelo nei commenti (ti ricordo che sono un apprendista e questo blog vive anche dei consigli dei lettori più esperti).

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Buon lavoro e buon divertimento.

Alla prossima!

 

Il Wood Blogger

6 pensieri su “PIALLA MANUALE: SCELTA E PREPARAZIONE”

  1. Complimenti per la sono 2 giorni che ho trovato il suo sito e è ho letto molte delle sue esperienze.. Grazie

  2. Dovrei portare a spessore dei listelli di cipresso (mm 20×800) ..portali da 1mm di spessore a 8mm…che pialla dovrei usare (non ho una calibratrice purtroppo)..grazie

    1. Ciao Riccardo, l’ideale sarebbe una pialla n. 7 perché più è lunga la suola e più riesci ad ottenere una superficie planare nel senso della lunghezza. Comunque anche con una n. 5 ce la dovresti fare (se segui tutti i miei consigli che trovi negli articoli relativi a come piallare e come usare una pialla manuale). Buon lavoro!

  3. Salve, blog molto interessante. Complimenti.
    Sono un neofita, e mi sto appassionando a questo mondo, (vorrei fare piccoli lavoretti, un paio di comodini, dei supporti per delle casse da stand, provare a ralizzare un mini tavolo da pc, ecc. ecc.) vorrei comprare una prima pialla, a budget ridotto max 100, 150, ed ero indeciso tra un pialletto con angolo basso 12°, oppure una n. 4 o una numero 5. In base alla sua esperienza cosa mi consiglierebbe di comprare che possa esse più utile al mio lavoro, e sfruttabile maggiormente?
    Grazie mille
    Gabriele

    1. Ciao Gabriele, personalmente ti consiglio di acquistare prima una pialla n°4. È quella più versatile che puoi usare un po’ per tutto e ti aiuta a prendere confidenza e manualità con questo tipo di lavorazione.

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