Il legno è molto presente nell’Arredamento e nella realizzazione di molti oggetti di uso comune. Ma il Re dei Materiali soddisfa tutti i 5 sensi! Vediamo come…
Bentornato nel mio Diario di un Apprendista Falegname!
La caratteristica di cui si parla maggiormente quando affrontiamo l’argomento legno, soprattutto nel Design e nell’Arredamento, è sicuramente l’aspetto visivo e tattile.
Colore, sfumature, venatura, fiammatura, ruvidità, lucentezza, calore, etc…
Ma ciò rischia di sminuire un po’ l’infinita versatilità di questo che, se è definito il Re dei materiali, ci sono diversi altri motivi che vanno oltre la classica Falegnameria.
Infatti come scrivevo in uno dei miei primi articoli su questo blog, ormai più di 2 anni fa, l’importanza del legno nella storia dell’essere umano ha ricoperto e ricopre ancora moltissimi ambiti nella nostra vita.
Ma in quello stesso articolo avevo tralasciato un aspetto fondamentale che mi avevate fatto notare e approfondirò in questo stesso post…
IL LEGNO E I 5 SENSI

Il legno soddisfa tutti i 5 sensi?
Certo!
Non ne sei convinto?
In primis, oltre alla vista e al tatto che abbiamo già menzionato, soddisfa l’udito.
Pensa che viene usato per realizzare strumenti musicali anche di altissimo livello e non viene mai scelta un’essenza a caso.
I liutai sanno bene che ci vogliono le giuste caratteristiche del materiale per creare un determinato strumento che abbia una specifica funzione.
Pensa ad esempio ai violini Stradivari, realizzati esclusivamente con l’Abete Rosso che cresce nella Val di Fiemme, in una foresta chiamata appunto la Foresta dei Violini.
Questo perché lo stesso Stradivari, celeberrimo liutaio italiano, trovò che quel legno avesse la giusta elasticità e la giusta risonanza grazie alla conformazione della sua fibra i cui canali linfatici funzionano come canne di un organo.
Si racconta che facesse rotolare i tronchi giù dalle montagne una volta tagliati per selezionarli ascoltandone il suono che facevano…
Per quanto riguarda il senso del gusto, in primo luogo il legno è usatissimo nella realizzazione degli utensili da cucina poiché, grazie alla caratteristica di essere un ottimo isolante ci difende dal calore.

Inoltre resistenza agli urti, flessibilità etc rendono alcune specie perfette per questo utilizzo.
Ma non solo!
Come qualcuno di voi mi ha fatto notare, proprio nell’articolo in cui parlavo dell’importanza del legno nella nostra vita ho tralasciato un’altra grande peculiarità del legno legata al senso del gusto: gli aromi e gli odori.
Per quanto riguarda l’olfatto esistono diverse varietà legnose celebri per essere molto profumate e te ne parlerò tra un po’.
Ma olfatto e gusto, come ben saprai, sono sensi strettamente legati fra loro, tanto che quando siamo raffreddati non siamo in grado di percepire al meglio il sapore dei cibi che mangiamo.
Non ti viene in mente un tipo di legno che si mangia?
Rinfreschiamoci la memoria!
LEGNO DA … MANGIARE

Mangiare il legno…
Ma non sono mica un castoro!!!
Certo, detta così sembra un’idea piuttosto stramba e…indigesta!
L’ennesima nuova frontiera delle mode alimentari che di questi tempi stanno prendendo piede.
Tra poco però cambierai idea, perché il legno è molto più presente di quanto credi nella nostra alimentazione e ha un ruolo molto importante.
Come ti dicevo poco fa, quando mangiamo l’olfatto è un senso fondamentale che ci aiuta a capire cosa stiamo per ingerire.
L’odore di un cibo è utilissimo anche per la digestione poiché avvisa il cervello del fatto che stiamo per mangiare, il quale a sua volta attiva tutta una serie di meccanismi che mettono in moto l’apparato digerente.
È proprio in quel momento che, fra le altre cose, aumenta la salivazione e lo stomaco inizia a brontolare per via dei succhi gastrici che si preparano ad accogliere il cibo.
Ok, ma cosa diavolo c’entra il legno?
La liquirizia e la cannella sono aromi famosissimi in cucina e si tratta di legno!
O meglio, noi le vediamo solitamente sotto forme già lavorate, ma in realtà in origine si tratta di bastoncini o fogli legnosi.

Infatti l’essenza di liquirizia si estrai dalla radice della pianta (che si può mangiare anche “grezza” ed è commercializzata in bastoncini), mentre la cannella proviene dai rami e dal fusto dell’omonima pianta originaria dello Sri Lanka.

Anche il bambù è un legno commestibile e non solo per i panda: la canna ad esempio viene tagliata a rondelle, bollita e poi condita in vari modi.
Un altro legno usato in cucina, ma molto meno conosciuto è lo Yacaratià, una pianta argentina.

È un albero che cresce nella foresta e può raggiungere i 15 metri di altezza, fonte di vitamine e minerali per gli aborigeni di quelle zone che lo rosolavano sul fuoco dopo averlo inzuppato nel miele.
Personalmente non l’ho mai assaggiato, ma oggi viene usato dai grandi chef per i loro piatti più particolari e c’è chi garantisce che sia ottimo accompagnato da formaggi e una buona birra scura.
Un altro contributo gastronomico dovuto al legno è senza ombra di dubbio l’affumicatura che viene fatta con l’utilizzo di determinate specie legnose le quali conferiscono ai cibi profumi e sapori particolari e inconfondibili.
Ma su una tavola che si rispetti non c’è solo il cibo!
Il sapore, l’odore e altre caratteristiche strutturali del vino sono influenzate in modo assolutamente decisivo dal legno delle botti in cui viene conservato.
Lo stesso vale per l’aceto balsamico e per la grappa barrique, che vengono fatti stagionare in botte assorbendo sapore e colore dal legno.
LEGNO DA … ANNUSARE

Ma il profumo del legno non è solo uno stimolo “appetitoso”.
In primis, se sei un appassionato di falegnameria (e se sei su questo blog molto probabilmente lo sei), avrai notato il profumo che sprigiona questo materiale quando viene lavorato.
È forse uno degli elementi che preferisco della lavorazione del legno.
Per questo prediligo gli strumenti manuali, come la pialla e le seghe manuali, che mi permettono di godermi appieno l’odore rilasciato dalle fibre del legno nel momento in cui vengono stimolate.
Ma non solo!
Il legno diffonde continuamente profumi nell’aria, anche quando è ancora nella foresta.
Si dice che passeggiare nel bosco sia salutare non solo per i nostri polmoni, che si ripuliscono grazie all’ossigeno rilasciato dalle piante durante la fotosintesi clorofilliana, ma anche per la nostra mente che viene influenzata positivamente dai profumi che diffondono gli alberi.
Comunque che questi profumi naturali ci piacessero lo sapevamo da tempo e lo sapevano bene anche le aziende che producono e vendono fragranze.

Negli ultimi anni poi, i profumi a base legnosa, hanno in gran parte soppiantato le note fruttate che erano di moda fino ai primi anni 2000.
Muschio di quercia, sandalo, vetiver, legno di rosa e cedro sono solo alcune delle essenze più usate dai “nasi” che selezionano i nostri eau de toilette e gli oli essenziali che profumano le nostre case.
Su Amazon puoi trovare addirittura un profumo che sembra perfetto per noi appassionati di Falegnameria.
Si chiama semplicemente Wood ed è presente in diverse essenze sia per uomo che per donna.
Se sei curioso ti lascio qui il link.
CONCLUSIONI
Insomma il legno è davvero una presenza positiva e forte all’interno della nostra vita e anche se viviamo in città, dove ci sembra di essere circondati solo da cemento e automobili, il nostro cervello e il nostro corpo sono sempre alla ricerca di sensazioni tattili, forme, colori, suoni, odori e sapori che ci riportano alla nostra origine naturale.
Sarà per questo legame ancestrale che oggi sono molto apprezzati, anche nel Design, materiali dall’aspetto estremamente naturale.
Ma questa è un’altra storia…
Come sempre ti invito a segnalarmi eventuali errori o imprecisioni all’interno di questo articolo e aiutarmi così a far crescere il blog in modo che diventi ancor di più un punto di riferimento per tutti gli appassionati del legno e delle sue infinite possibilità.
Infine ti invito a seguirmi su Facebook, Instagram e Pinterest e ti consiglio di iscriverti al Gruppo Facebook Apprendisti Falegnami, dove potrai trovare tantissimi appassionati come noi che si scambiano idee e consigli.
Buon lavoro e buon divertimento.
Alla prossima!
Il Wood Blogger
Fonti:
https://www.ambasciatargentina.it/
http://www.meteoweb.eu/
Accademia del Profumo
Ottimo articolo perché mi ricorda reminescenze olfattive e di gusto di quando
ero qualche decennio piu’ giovane.
Grazie Giorgio!
Ho recuperato una vecchia cassapanca in legno trovata all’esterno in terrazza al momento dell’acquisto della casa. Era color giallognolo-verdolino, non saprei che legno sia ma anche una volta pulito e tinto dalla mia amica arredatrice con colori per legno, continua ad emanare un odore simile all’incenso…ma che legno è?
Ciao Alessia! Sinceramente non so aiutarti. Prova a mandarmi una foto via email
Ottimo articolo, complimenti!
Grazie mille! 🙂