Forare il legno è un’operazione più delicata di quanto sembri. In falegnameria ogni dettaglio è importante ed ogni falegname ha i suoi trucchi e segreti per fare sempre un ottimo lavoro. Ma anche un appassionato di fai-da-te deve sapere come fare…
Bentornato nel mio Blog di apprendista Falegname!
Continuiamo il nostro Viaggio nella Falegnameria esplorando le operazioni base.
Infatti, dopo i post sul taglio, la piallatura e l’incollaggio non potevo non parlarti della foratura.
Forare il legno può sembrare una cosa semplice ed immediata, ma in realtà, se sei un neofita, può presentare diverse incognite e qualche insidia.
Quale trapano acquistare?
Qual è la punta più adatta per forare il legno?
Come si fa un foro svasato?
Come si pratica un foro cieco della giusta profondità?
L’estrema lavorabilità del legno fa sì che esistano vari tipi di foro che si possono realizzare (tondo, quadrato, sagomato, cieco, passante, dritto, svasato, inclinato etc…) e diverse dimensioni (diametro e profondità)
Dopodiché, una delle cose più importanti da capire è, che tipo di legno devi forare e per quale scopo.
Una volta acquisiti questi dati fondamentali, dovrai scegliere lo strumento più adatto.
STRUMENTI PER FORARE IL LEGNO
La prima distinzione che possiamo fare, per suddividere le tipologie di strumenti per la foratura del legno, è sicuramente quella tra Attrezzi Manuali ed Elettroutensili.
Vediamo nel dettaglio quali sono questi strumenti:
1. Succhiello
2. Trapano manuale
3. Trapano a girabacchino
4. Trapano elettrico
5. Trapano a colonna
Ognuno di questi, naturalmente, deve essere corredato da una serie di punte per legno che si distinguono per forma, dimensione e, ovviamente, funzione.
In questo articolo ti parlerò anche di:
1. Punta elicoidale
2. Punta piatta (o mecchia)
3. Punta a tazza (o sega a tazza)
4. Punta Forstner
4. Svasatore
Continuando a leggere scoprirai quale utensile e quale punta scegliere in ogni situazione per avere sempre risultati eccellenti.
Alla fine ti regalo anche qualche piccolo consiglio pratico e qualche trucchetto per non sbagliare.
UTENSILI PER FORARE IL LEGNO
Ecco quindi una carrellata degli Utensili per Forare il Legno più usati:
SUCCHIELLO
Il
succhiello è sicuramente lo strumento più semplice che si possa utilizzare per
forare il legno.
Come puoi vedere anche dall’immagine, è composto semplicemente da un’asta metallica appuntita con un breve tratto elicoidale ed un’impugnatura.
Ovviamente non è possibile cambiare la punta e quindi può fare solo buchi di un determinato diametro (solitamente molto ridotto).
Pro: Semplice, economico e maneggevole
Contro: Faticoso su medi e grossi spessori. Molto limitato.
TRAPANO A MANOVELLA
Uno dei trapani più tradizionali che possiate utilizzare.
È composto da un’impugnatura ed un corpo su cui gira un “mulinello” (tipo quello di una canna da pesca) che, tramite un meccanismo, fa muovere il mandrino manuale in cui si alloggia la punta desiderata.
L’operatore, in fase di utilizzo, per effettuare una foratura veloce ed efficace, appoggia l’impugnatura superiore alla spalla o al petto.
In questo modo può esercitare una pressione maggiore sul pezzo e accelerare i tempi.
Pro: Maneggevole, silenzioso e utilizzabile senza elettricità.
Contro: Faticoso e limitato.
TRAPANO A GIRABACCHINO
Quando ripenso al classico falegname nella sua romantica bottega polverosa, tra i suoi strumenti c’è senza dubbio questo trapano.
Come quello a manovella, anche questo è il più tradizionale degli strumenti per la lavorazione del legno.
Anche quello a
girabacchino (detto anche
a collo d’oca) ha bisogno di forza fisica e pazienza, ma è anche divertente da utilizzare.
Mi piace perché mentre lo uso, chino sul mio banco da lavoro, mi godo appieno il profumo che emana il legno ed il rumore delle fibre che si spezzano…FANTASTICO!
Pro: Maneggevole, silenzioso e utilizzabile senza elettricità.
Contro: Faticoso e limitato.
TRAPANO ELETTRICO
Quello
elettrico è sicuramente il
Trapano più diffuso.
Con filo, a batteria, a percussione, di varie dimensioni e voltaggi ne esistono centinaia di marche e modelli.
Estremamente funzionale e relativamente economico (dipende dal modello e dalla marca).
Permette di forare diversi materiali (legno, ferro, muro etc) cambiando agevolmente la punta e la velocità di rotazione.
Tutti i falegnami e gli hobbisti dovrebbero averne almeno uno!
Pro: Maneggevole, veloce, potente (dipende dal modello), estremamente versatile
Contro: Ha bisogno dell’elettricità o di una batteria. Meglio 2 batterie: una montata sul trapano che stai utilizzando e una in carica per scambiarle all’occorrenza e non bloccare il lavoro.
TRAPANO A COLONNA
Il top per chi vuole realizzare fori perfettamente perpendicolari nella propria officina.
Pro: Precisione, velocità e regolazione millimetrica
Contro: Staticità
PUNTE PER FORARE IL LEGNO
PUNTE ELICOIDALI
Ad un occhio inesperto possono sembrare identiche a quelle che si usano per fare fori nel muro.
In realtà, guardandole bene c’è una differenza di materiale e forma.
Infatti, queste
punte elicoidali per il legno, presentano un’estremità sottile che consente di posizionarsi perfettamente nel punto desiderato, chiamata
centrino.
Ne esistono di diverse lunghezze e diversi diametri.
PUNTE PIATTE (MECCHIE)
Le
punte piatte (dette anche
mecchie o a
coda di rondine) sono molto utilizzate anche perché con un
codolo di diametro standard (circa 8/10 mm a seconda della marca) si possono realizzare fori di diversi diametri, anche abbastanza grandi, in profondità.
Sono relativamente economiche e molto semplici da utilizzare.
PUNTA A TAZZA
In effetti è composta da 2 elementi fondamentali:
– punta per centrare il foro
– sega cilindrica che “ritaglia” il foro
Vengono utilizzate per fori di diametro 20/25 mm e superiore, su spessori non molto elevati (max 30 mm).
Ne esistono di diversi materiali e prezzi.
PUNTA FORSTNER
Le
punte Forstner in realtà sono più delle
frese che delle
punte per legno, ma ci tenevo a menzionarle in questo articolo perché sono molto utili per
creare fori ciechi, di diametro piccolo o medio.
Potrebbero essere assimilabili alle punte a tazza, ma in realtà le Forstner consentono di creare fori ciechi senza dover asportare successivamente lo scarto con lo scalpello, e fori molto profondi grazie alla lunghezza del codolo.
PUNTA PER SVASARE
Questa non è una vera e propria punta per forare, in realtà.
Però, quando dobbiamo inserire una vite, è sempre meglio creare un pre-foro (ne parlerò nel prossimo articolo) ed una svasatura (detta anche cieca) al cui interno si alloggerà la testa della vite per mantenere la superficie uniforme.
In questo modo la vite (mai bella da vedere, a meno che non si faccia una determinata scelta stilistica) risulta meno invasiva e può essere anche stuccata o coperta a tuo piacimento.
TIPS & TRICKS
1. Quando utilizzi un trapano manuale (a manovella o a girabacchino), una volta appoggiata la punta sul pezzo da forare, effettua prima qualche giro in senso antiorario per rompere le fibre superficiali del legno.
In questo modo otterrai un foro pulito e preciso ed il legno non scheggerà.
Per effettuare una pressione adeguata e costante posizionati in modo da poter sfruttare il peso del tuo corpo per spingere nella direzione del foro e non affaticare troppo le braccia.
2. Se devi realizzare un foro passante posiziona il pezzo da forare su un pezzetto di legno di scarto (una tavoletta di compensato ad esempio).
Così facendo quando la punta uscirà dal lato opposto troverà una resistenza e il foro in uscita sarà pulito e preciso.
3. Nel caso in cui dovessi realizzare un foro cieco con una specifica profondità, applica un giro di nastro carta sulla punta all’altezza che dovrà avere il foro misurandola col metro o con il calibro (esempio: per un foro profondo 10 mm incolla il nastro lasciando 10 mm di punta scoperta).
In questo modo, quando il nastro raggiungerà la superficie potrai smettere di forare e avrai un buco della profondità desiderata.
4. Per praticare un foro perpendicolare o con un’inclinazione particolare aiutati con la squadra o con la falsa squadra:
– Appoggia la punta nel punto desiderato
– Posiziona la squadra accanto alla punta del trapano con l’inclinazione desiderata
– Inclina il trapano seguendo l’angolo della squadra.
A questo punto puoi iniziare a forare.
5. Per trovare il centro di un pezzo quadrato o rettangolare senza impazzire con i millimetri e i decimi di millimetro, traccia le diagonali dai quattro angoli.
L’incrocio delle due linee è il centro esatto del pezzo.
CONCLUSIONI
In questo Articolo ho cercato di presentarti gli strumenti più utilizzati per la foratura del legno e le modalità in cui vengono usati, ma come in tutti gli altri articoli, si potrebbe approfondire moltissimo l’argomento.
Comunque ti invito a suggerirmi eventuali inesattezze e integrazioni (ti ricordo che sono un apprendista e questo blog vive anche dei consigli dei lettori più esperti).
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Buon lavoro e buon divertimento.
Alla prossima!
Molto interessante, utili consigli! Conosci un sistema per bucare una superficie curva? Mi spiego devo bucare la gamba cilindrica del tavolo e non vorrei rovinarla, hai da suggerire trucchi per rendere il lavoro più preciso? Grazie
Potresti segnare prima il centro del foro con un punteruolo o qualcosa del genere in modo che la punta del trapano non scivoli via graffiando il legno. Se riesci cerca di metterti più comoda possibile mentre fori in modo da controllare la perpendicolarità del foro. Grazie per il commento, spero di esserti stato utile!
grazie, molto chiaro, stavo cercando di capire come fare al meglio un foro – preferibilmente quadrato in dei pezzi di legno massello per sollevare il letto, non riesco a capire se le punte che vendono che fanno questo siano anche compatibili con un trapano avvitatore (a battente) normale o se ci vuole una macchina apposita. In caso li farò tondi usando le punte forstner, che qui consigli, avrei comprato quelle a tazza ma mi sembra di capire che per quello che devo fare siano meglio. Grazie a complimenti per il sito
Ciao Barbara, sinceramente le punte per fare fori quadrati non le ho mai usate. Ho visto anch’io qualche video, ma non le conosco bene. Se ho capito bene cosa vuoi fare, potresti fare il foro tondo con la forstner e poi rifinire con lo scalpello per dargli la forma quadrata. Grazie per i complimenti! 😊
Ciao e complimenti, sto leggendo i tuoi articoli e devo dire che ne traggo buoni benefici.
Volevo chiederti a proposito dei fori con un trapano a colonna, per un foro pulito in entrata e uscita oltre al pezzo sacrificale sotto per un uscita pulita, la velocità del trapano deve essere la più alta possibile?
Nonostante punte corrette sul tenero soprattutto, non sempre mi vengono pulite.
Grazie per l’eventuale risposta.
Innanzitutto grazie per i complimenti! Mi fa molto piacere che tu stia traendo benefici dal mio blog. Per quanto riguarda la velocità sì, certamente é importante. Non so dirti adesso di preciso il numero di giri, ma certamente la velocità bassa non aiuta. Prova ad aumentarla, casomai fai un paio di test su pezzi di scarto dello stesso materiale.
Buongiorno, da tempo cercavo un blog su falegnameria che fosse chiaro e semplice e finalmente l ho trovato. Io dovrei forare il top in legno di spessore 4 cm per inserire un passacavi in modo da appogiarci la tv, leggendoti capisco che la sega a tazza non è particolarmente indicata per spessori maggiori di 3 cm, ora mi chiedo, c e un’ altra soluzione?? Grazie
Ciao Emanuele, grazie per il commento e per i complimenti! Se la punta a tazza è di buona qualità ed il legno non è troppo duro potresti farcela anche con uno spessore di 40 mm.
buongiorno
con la punta a tazza dovrei praticare dei fori profondi 15 mm e larghi 64 mm per inserire spot d’illuminazione nella parte inferiore di una mensola a soffitto forando dal basso verso l’alto.
la mensola è impiallacciata e la mia paura è che si scheggi oltre il foro praticato.
c’è un sistema per cercare di evitarlo ?
avevo pensato a del nastro di carta tipo imbianchino.
mi daresti una dritta ?
grazie cordiali saluti Maurizio
Ciao Maurizio, puoi mettere sicuramente del nastro carta. Un altro modo è mettere un pezzo di legno di sacrificio (un pezzo di tavoletta o similare) e tenerlo ben premuto mentre si fora eventualmente servendoti di un morsetto. Per essere più sicuro puoi usare anche entrambe le tecniche contemporaneamente.
grazie per il suggerimento che terrò sicuramente in considerazione per altri lavori ma il mio problema è che la mensola è già fissata e sospesa a 3 metri su due muri opposti e al centro regge la cappa cucina. è lunga più di 4 metri e larga 60 cm e i fori vorrei farli centralmente per posizionare gli spot che illuminerebbero il piano sottostante ai lati del piano cottura. se riesco a mandarti una foto forse sarei più d’aiuto nella spiegazione del problema. grazie cordiali saluti Maurizio
Sì Maurizio, forse è meglio se mi mandi una foto. Mandamela a ilwoodblogger@gmail.com
Dopo aver visto la foto che mi hai inviato: visto che la mensola è molto larga, invece di un tassello puoi mettere una tavola di sacrificio più lunga e bloccarla coi morsetti fin dove arrivano.
Oppure puoi mettere un peso sopra che lo tenga ben schiacciato contro la mensola.
Un altro metodo può essere fare prima un forellino passante in modo da avere il centro del foro sia sotto che sopra.
Poi fai una parte del foro definitivo dal lato superiore (solo 3/4 mm di profondità) e lo completi partendo dalla parte inferiore.
In questo modo non dovresti scheggiare nessuna delle due superfici.
Spero di essere stato chiaro e soprattutto utile.
Se hai ancora dei dubbi o altre domande sono a disposizione.
Buona giornata
Salve, ti ringrazio innanzitutto per il tuo blog che trovo interessantissimo, anche solo per conoscere cose pur non dovendole utilizzare personalmente. Vorrei farti anche io una domanda. Dovrei praticare un foro da 8mm lungo una trave ma con una inclinazione (circa 60°) per una barra filettata dove nella parte esterna dovrei andare a mettere un controdado con una rondella da 32mm esterni. Pensavo di usare una punta Forstner o mecchia, ma non saprei come fare. Hai consigli? Grazie mille in anticipo per il tempo della tua risposta. P.S. sei il sito numero uno sui miei preferiti del browser!
Grazie mille per i tanti complimenti Giuseppe, mi fa molto piacere! Secondo me ti conviene usare una punta da legno normale per un foro così piccolo di diametro. Che sezione ha la trave?
Ottimo blog!
Io sono assolutamente neofita e vorrei un consiglio su come effettuare dei fori passanti per fissare un trave montante all’interno di due tavole di travatura (leggo così dalla scheda) in modalità “sandwich”. Mi conviene bucare i tre pezzi insieme bloccati in qualche modo oppure è meglio procedere in altri modi?
Grazie
In linea di massima conviene sempre forare i pezzi insieme quando vanno poi accoppiati. In tal modo non avrai angoli di foratura diversi che possono creare un disallineamento quando si va poi ad unirli. Se non hai una punta abbastanza lunga cerca comunque di essere il più possibile perpendicolare alla superficie quando fori i vari pezzi.
Ciao,
Innanzitutto complimenti per il blog, sei chiaro e preciso.
Avrei bisogno di un consiglio da parte tua, dovrei fare un foro rettangolare sul pannello di 1-2 cm di profondità posto sul retro del mio mobile della sala. Il foro deve essere grande abbastanza da contenere tre prese della corrente che andranno a scomparire nel mobile stesso.
Ho pensato di usare il trapano elettrico, c’è una punta particolare che mi puoi consigliare? Considera che è il mio primo lavoro sul legno e non sono molto “manuale”.
Grazie in anticipo per la tua risposta!
Roberto
Ciao Roberto, grazie mille per i complimenti! Per fare un foro di quel tipo solitamente si disegna prima il rettangolo sul pannello con la matita, poi si fa un foro con il trapano elettrico e una punta da legno in un angolo dell’area disegnata e infine con un seghetto alternativo, approfittando del foro appena fatto, si ritaglia seguendo il rettangolo. Ovviamente il diametro della punta da trapano deve essere sufficientemente grande da poterci inserire la lama del seghetto o, in alternativa, puoi fare 2 fori affiancati. Spero di averti aiutato!
Scusatemi se aggiungo la mia esperienza: ho trovato utile, per ospitare gruppo di prese della serie “living” in un mobile, fare una serie di buchi ravvicinati con punta fine lungo la traccia disegnata e poi unire i fori con pochi colpi di seghetto.
Grazie! Foro fatto, tutto ok!
Ottimo!
Ciao, dovrei realizzare una piantana con un bel ramo, di circa 1,3 metri, che ho trovato sott’acqua, è stato levigato completamente dal mare.
Il punto è che devo far passare il cavo della corrente dalla base all’estremità più alta del ramo, vorrei evitare di farlo passare esternamente, il che implica fare un foro nel ramo..come potrei fare? Grazie
Ciao Davide, mandami una foto del ramo al mio indirizzo email ilwoodblogger@gmail.com. Vediamo se riesco ad aiutarti!
Ho la necessità di fare un foro di 5cm circa di diametro su un ceppo alto 60cm, da parte a parte in verticale, quindi nella sezione con gli anelli.
Ho un trapano elettrico..ma non mi é chiaro cosa fare e quale strumento sia più adatto alle mie esigenze, perché il foro che devo fare é molto profondo…
C’é un modo per forare il ceppo in casa senza dovermi recare per forza da un falegname?
Grazie
Ciao Virgy, non è facile. Potresti provare a fare prima il foro con la sega a tazza e poi scavare con lo scalpello, ma non è semplice andare da una parte all’altra del ceppo. Poi ad un certo punto inevitabilmente non arriveresti più con il trapano… Sì, andare da un falegname potrebbe essere la soluzione migliore