Che tu sia un Falegname o un appassionato di fai-da-te vorrai sicuramente proteggere i tuoi manufatti in legno. In questa seconda parte dell’articolo ti elenco i prodotti giusti per proteggere il legno in interno!
Bentornato sul mio blog!
Questa è la Seconda Parte dell’articolo riguardante i vari metodi per proteggere il Legno.
Se non l’hai ancora fatto ti invito a leggere il post Proteggere il Legno – Parte 1. In quell’articolo ti parlavo del fatto che il Legno è molto soggetto ad attacchi da parte degli agenti esterni, anche perché, essendo un MATERIALE VIVO, presenta diverse caratteristiche interne ed esterne che ne condizionano l’evoluzione.
Una tavola di legno, per quanto ci possa sembrare un blocco di materia inerme e statica, in realtà presenta delle tensioni strutturali, delle fibre vive che solo lavorandoci riusciamo o scoprire.
Infatti, come ti dicevo anche durante le altre tappe di questo percorso (soprattutto nell’articolo sul taglio) dobbiamo sempre tenere conto, ad esempio, della direzione della venatura del legno e utilizzare gli strumenti adatti nel modo più corretto di volta in volta.
La cosa che invece è importante alla fine del lavoro di taglio, piallatura, incollaggio etc, è proteggere il nostro manufatto per evitare che agenti esterni e tensioni e spaccature interne, lo modifichino in modo incontrollato col passare del tempo.
TRATTAMENTI PER PROTEGGERE IL LEGNO
Tra poco indagheremo 4 ulteriori modalità di trattamento del legno per proteggerlo e rifinirlo in diversi casi:
Mordenzatura
Ceratura
Gommalacca
Olio di Lino
MORDENZATURA
La Mordenzatura in realtà non è una vera e propria protezione ,ma un’operazione che si effettua per modificare il colore del legno.
I Mordenti, a seconda del diluente utilizzato per prepararli,si dividono in:
All’alcool
All’olio
All’acqua
Infatti li trovi in vendita sotto forma di granuli da sciogliere nel solvente appropriato oppure già diluiti.
In ogni caso il Mordenteviene steso a pennello, in una o più mani in base a quanto vogliamo scurire il pezzo.
Ti consiglio di utilizzare i Mordentiall’alcool e all’olio per legni molto porosi.
Quello all’alcool asciuga molto rapidamente e bisogna fare attenzione a non accavallare le pennellate per evitare che si veda la sovrapposizione a lavoro ultimato.
Il Mordentediluito all’olio invece ha tempi di asciugatura molto lunghi e questo lo rende facilmente lavorabile con risultati molto più uniformi e soddisfacenti.
Il più semplice da utilizzare tra i tre è comunque il Mordente diluito all’acqua.
Indicato per legni meno porosi, è molto facile da preparare e stendere.
I Mordentisono disponibili in varie tonalità (Noce, Mogano, Ciliegio etc) di cui puoi modulare l’intensità variando le proporzioni tra granuli e diluente.
Naturalmente più diluente e meno granuli significa un tono più chiaro e viceversa.
Ti consiglio di fare sempre delle prove prima su pezzi di scarto, aspettandone l’asciugatura totale, per vedere bene come sarà effettivamente il risultato finale.
CERATURA
Se vuoi avere un risultato molto naturale senza alterare troppo i colori del legno, ma esaltarli dovrai affidarti allaCeratura.
Come è facilmente intuibile si tratta di stendere Cera (d’Api, di Carnauba o altre tipologie in commercio) sulla superficie interessata.
Solitamente questa operazione si effettua con una spazzola spandendo il prodotto in modo graduale e lento.
La seconda passata di spazzola va data dopo 24 ore in modo più veloce lucidando la superficie.
Ma la lucidatura finale dovrai darla dopo un paio d’ore con un panno di lana morbido e asciutto.
Questo tipo di lavorazione conferisce al legno una finitura che amo particolarmente perché ne esalta le sfumature rendendo lucido, ma mantenendo comunque l’aspetto naturale.
La ceraturapuò essere rinnovata ogni anno per ravvivare il legno conservandone un aspetto fresco.
GOMMALACCA
Il metodo più antico tra quelli citati in questo articolo.
La lucidatura a gommalacca è probabilmente la meno usata oggi per i nuovi manufatti mentre, essendo appunto un metodo antico, trova ampio utilizzo nel restauro di pezzi d’antiquariato.
Questa finitura può essere data in 3 modi diversi:
Tampone
Pennello
Spruzzo
Data la complessità e la varietà di questo metodo, non ne parlo approfonditamente ora, ma gli dedicherò un articolo specifico.
OLIO DI LINO
In realtà esistono molti Oli naturali per il trattamento protettivo del legno.
Vengono utilizzati per conferire al legno una protezione, ma senza alterarne troppo l’aspetto naturale e mantenendone aperti i pori..
L’Olio di Lino, che può essere crudo o cotto, è forse il più diffuso probabilmente grazie alle caratteristiche che dona al legno: idrorepellenza, resistenza agli agenti atmosferici e protezione dai raggi UV.
L’applicazione è molto semplice:
Il prodotto viene versato direttamente sulla superficie da trattare (carteggiata e pulita in precedenza) e steso con un pennello, una spugna o con un panno. Questa operazione può essere ripetuta in 2/3 mani e rinnovata dopo diversi mesi per far “rinvenire” il legno.
CONCLUSIONI
Per adesso questo viaggio nei Trattamenti per proteggere il legno finisce qui, ma in futuro li approfondirò uno per uno in altri articoli.
Vorrei fare anche qualche Video per mostrarti l’applicazione e l’effetto finale.
Cosa ne pensi?
Comunque ricordati di prendere le adeguate precauzioni quando applichi questi trattamenti e più in generale quando lavori in Falegnameria.
Se nel frattempo vuoi indicarmene qualcuno tu o migliorare questo articolo con precisazioni o informazioni aggiuntive non devi far altro che commentare qui sotto.
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Devo usare un pannello formato da tavole di legno come parete a cottatto con della terra, che fungerà da muro di contenimento. Il legno è già stato trattato con plastifilm (non so se è cosa buona), come posso trattarlo in modo che non marcisca?
Sinceramente non ho mai usato il plastifilm e non so come sia in questi casi. Solitamente per le staccionate o manufatti a diretto contatto con l’umidità della terra si usa la catramina, come ho scritto nell’articolo “Proteggere il legno – Parte 1”.
Ciao, abbiamo pitturato un mobile con smalto all’acqua , lo dobbiamo trasformale in un mobile per il bagno ma ho paura che schizzi d’acqua o dentifricio lo rovinino, esiste un prodotto che protegga in tal senso il mobile creando una specie di velo invisibile ?
Devo usare un pannello formato da tavole di legno come parete a cottatto con della terra, che fungerà da muro di contenimento. Il legno è già stato trattato con plastifilm (non so se è cosa buona), come posso trattarlo in modo che non marcisca?
Sinceramente non ho mai usato il plastifilm e non so come sia in questi casi. Solitamente per le staccionate o manufatti a diretto contatto con l’umidità della terra si usa la catramina, come ho scritto nell’articolo “Proteggere il legno – Parte 1”.
Ciao, abbiamo pitturato un mobile con smalto all’acqua , lo dobbiamo trasformale in un mobile per il bagno ma ho paura che schizzi d’acqua o dentifricio lo rovinino, esiste un prodotto che protegga in tal senso il mobile creando una specie di velo invisibile ?
Ciao Thomas, di solito si usano delle resine apposite o un vetrificatore per parquet che proteggono bene il legno