Per realizzare un oggetto in legno, che tu sia un falegname o un appassionato di fai-da-te, devi conoscere le tipologie di martelli e chiodi esistenti. In questo modo sarai pronto per la falegnameria!
Eccoci di nuovo sul mio Blog di Aspirante Falegname.
Ci tengo a ricordarti, comunque, che questo Blog in realtà non è solo “mio”, ma è anche “tuo” e di tutti gli appassionati come noi che vogliono sempre imparare cose nuove e condividere informazioni e creatività.
Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che mi seguono costantemente qui, ma anche su FB e Instagram, dove troverai video, foto, articoli e molto altro dal web e dal mio, per ora piccolo, laboratorio.
Perdonami questa introduzione un po’ sentimentale, ma quando si trovano persone che condividono la tua stessa Passione è sempre un immenso piacere.
Ok, passiamo all’argomento di questo Post: Unire il legno con chiodi e viti.
Detta così sembra semplice.
Che ci vuole?
Accosto i pezzi, prendo le viti, l’avvitatore e il gioco è fatto.
Oppure prendo chiodi e martello e inizio a battere come se non ci fosse un domani.
Come abbiamo visto finora la Falegnameria non funziona proprio così.
Il legno vive!
Prima di essere un materiale è un essere vivente.
Di conseguenza presenta delle caratteristiche particolari ed ogni centimetro quadrato di legno che lavori è diverso da tutti quelli che hai lavorato prima e lavorerai in futuro.
Quindi ti invito a non prendere mai alla leggera le operazioni che compi per 3 motivi fondamentali:
1. Potresti perderti gran parte del divertimento e del piacere di lavorare.
2. Potresti perdere molto tempo prezioso.
3. Ultimo, ma non meno importante, potresti perdere soldi e sprecare del prezioso materiale.
In questo caso ci sono diverse accortezze che dovrai avere nel momento in cui sarai impegnato in queste particolari azioni.
Come sempre cercherò di darti nozioni utili e insegnarti qualche piccolo trucchetto che io stesso ho appreso dal mio falegname di fiducia!
UNIONI CON I CHIODI
Oppure si utilizzano nell’assemblaggio dei pallet, dove ciò che conta è la resistenza e l’immediatezza di assemblaggio oltre che la funzionalità.
Comunque, come al solito, non è tutto così semplice e lineare.
O meglio, lo è, ma prima bisogna definire bene gli strumenti e il loro utilizzo specifico.
Utilizzare l’utensile sbagliato per compiere una determinata operazione potrebbe danneggiare il lavoro, ma anche lo strumento stesso (e in alcuni casi può essere pericoloso anche per l’operatore).
Andiamo a vedere, per prima cosa, le tipologie di martello usate in Falegnameria!
MAZZUOLO IN LEGNO
Solitamente realizzati con specie legnose che permettono di assorbire le vibrazioni (carpino, betulla, faggio ecc).
MARTELLO CON LEVACHIODI
Questo può essere definito il classico Martello da Falegname.
La penna posteriore è molto funzionale e permette di estrarre chiodi e schiodare tavole con estrema facilità.
La testa è abbastanza pesante e consente di colpire con forza e precisione.
Un Martello molto simile è quello utilizzato in Carpenteria che però ha un manico più lungo e una conformazione leggermente diversa della testa.
MARTELLO IN RESINA
MARTELLO PER PIALLACCI
È molto funzionale nell’operazione di impiallacciatura (ne parlerò in uno dei prossimi articoli) e nel Restauro di Mobili Antichi.
MARTELLO DA FORESTALE
MARTELLI GIAPPONESI
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Immagini da www.utensiliprofessionali.com |
I Giapponesi li chiamano Genno.
Ne esistono di diverse forme e dimensioni, ma anche svariati materiali.
Si contraddistinguono dai martelli “occidentali” per la loro configurazione.
La testa, infatti, è costituita da una parte interna più morbida che assorbe le vibrazioni diminuendo i contraccolpi. Questo da all’artigiano che li adopera la sensazione che il colpo sia più efficace.
Particolarmente apprezzati sono quelli realizzati dal maestro Hiroki, ben bilanciati ed ergonomici.
I CHIODI
Sono stati una delle prime invenzioni dell’uomo a partire dalla Preistoria.
I primi ad essere costruiti furono i chiodi in legno che venivano utilizzati soprattutto per costruire le imbarcazioni.
Dopodiché, nell’Età del Bronzo, compaiono per la prima volta i chiodi in metallo.
I primi chiodi erano a sezione quadrata, poiché venivano forgiati a mano.
La prima produzione industriale, invece, risale al 1700 negli USA.
Vediamo le tipologie di chiodo più utilizzate in Falegnameria.
TIPOLOGIE DI CHIODO
CHIODI DA CARPENTIERE
Possono essere di diverse lunghezze e diametri.
CAMBRETTA
CHIODINI
Sono abbastanza economici e molto efficaci.
BORCHIE
Puoi tappare successivamente i forellini con del semplice stucco per legno.
In questo modo non rovinerai la superficie.
Se invece devi colpire più forte, afferralo più vicino possibile all’estremità inferiore del manico; la leva maggiore ti aiuterà a sfruttare il peso della testa del martello ed avere quindi un impatto più violento.
Aiutati con un pezzetto di cartoncino e salverai la pelle…e le unghie!
5. Quando pianti un chiodo in un punto molto vicino all’estremità di una tavola o di un listello rischi che il legno si spacchi, vanificando gran parte del tuo lavoro.
Appiattisci un pochino la punta del chiodo colpendola delicatamente col martello e (MAGIA!) il legno non si spaccherà!
CONCLUSIONI
Nella Seconda Parte approfondirò la parte relativa alle unioni con le viti, tipologie e strumenti.
Comunque, se hai notato imprecisioni o vuoi suggerirmi idee o modifiche ti invito a scrivermelo nei commenti (ti ricordo che sono un apprendista e questo blog vive anche dei consigli dei lettori più esperti).
Ti ricordo inoltre, che per restare sempre aggiornato sui miei articoli e non perderti le novità puoi Iscriverti alla Newsletter (in alto a destra) e seguire la mia Pagina Facebook, il mio profilo Instagram e la mia bacheca Pinterest.
Anche se ho martellato tanto in vita mia, queste note rinfrescano la memoria o ti fanno apprendere qualche cosa, sempre utili allora, sempre preziose per chi inizia, si commettono molti errori. Anche piantare un chiodo è un’arte!
Grazie per il commento Paolo. È un grande piacere ricevere complimenti da chi ha tanta esperienza!
Molto interessante
Grazie mille Mauro!
GRAZZIE MILLE consigli utilissimi mi piacerebbe comprare il libro vorrei chiederti una gentilezza io non so disegnare dove posso vedere ho dei progetti ho cercato non ho il compiute quando ho fortuna faccio la foto al disegno
Grazie a te Amalia! Cerca su pinterest per trovare un po’ di progetti. Qui trovi il progetto del tavolo da lavoro. Per i libri vai nel menu in alto e clicca su Download!
Grazie! Spiegazione semplice e comprensibile! Mi servirà sicuramente.
Grazie a te Laura!
Grazie nella la tecnica di smussare la punta al chiodo
Grazie a te Max, buon lavoro!